SERVIGLIANO/AMANDOLA – La bellezza del teatro che torna nelle piazze. Senza palco, per essere ancora più vicino, in sicurezza, al pubblico. Una scommessa quella di Giampiero Solari che sta conquistando tutti. Sold out le prime due rappresentazioni, a San Ginesio (nella foto) e Tolentino. E ora il Fermano, con due comuni del cratere: Servigliano, lunedì sera, e Amandola, martedì.
“Due piazze diverse e per questo affascinanti. La geometria di Servigliano, l’arco medievale di Amandola” spiega il direttore artistico Giampiero Solari. Che non ha scelto a caso l’eroe che fa anche sorridere: “Peste, fame e miseria: Brancaleone sfidava tutto e andava avanti, senza perdersi d’animo, cadendo e rialzandosi, ridendo e lottando. Non possiamo che ripartire da lui, dal suo cavallo Aquilante, dalla sua armata, dal suo provarci. Come ognuno di noi tra macerie e Covid” aggiunge Solari che guida lo spettacolo insieme con la regista Paola Galassi.
Quando è arrivata la proposta, dopo una serie di sopralluoghi da parte dei vertici di Galassie Srl, che producono lo spettacolo, i sindaci non hanno avuto dubbi. “L’incontro con Solari è stato illuminante. Il regista stava cercando dei posti particolari, anche dal punto di vista architettonico. Mi ha chiesto la disponibilità della piazza, l’ha conquistato immaginavano l’uscita con il cavallo e gli attori dall’arco, dalla porta san Giacomo. Si è innamorato di questa piazza” sottolinea il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli.
“Uno spettacolo che arricchisce culturalmente la nostra città. Senza palco, con gli attori davanti alla chiesa che si muoveranno liberamente. Con l’energia drammatica e al contempo comica di Brancaleone saremo tutti riempiti di carica. Per noi è un ulteriore spunto per lottare ogni giorno” riprende Marco Rotoni, primo cittadino di Servigliano.
I comuni del cratere hanno trovato nella cultura, nel mondo dello spettacolo, una vetrina fuori dalle proprie mura: “Portare eventi contribuisce in maniera significativa ad arricchire le nostre potenzialità. il teatro, come la musica, è un volano intelligente. E poi Brancaleone, che lotta contro la peste, che ha nel Covid il suo esempio moderno, e l’abbandono: Non potevamo dire di no” ribadiscono compatti.
Realizzare uno spettacolo teatrale con una compagnia ai tempi del Covid non è stato facile. “Abbiamo due obiettivi: portare arte nei territori e aiutare un settore, quello dello spettacolo, che è stato duramente colpito dal lockdown”. Un testo attuale, con musiche arrangiate da Mario Mariani, che porta speranza: “Faticoso, in tutto. Non è una semplice rappresentazione, è un modo per dire a tutta Italia che si può fare, che – riprende Solari - le compagnie possono lavorare. Nel nostro caso con ancora più energia visto che dentro il cuore di noi ci sono le Marche, con le sue ferite e la sua bellezza”.
“La scelta degli attori non è casuale, abbiamo puntato su persone con cui c’è un legame, uno storico importante. Questo Brancaleone è nato dal desiderio di condivisione, di ritrovarsi e ricostruirsi” spiega la regista Paola Galassi, presentando la compagnia.
Marchigiani sul palco, marchigiani come maestranze, marchigiani dietro la telecamera che riprenderà ogni serata per realizzare un documentario che racconta Brancaleone e il suo passaggio tra i comuni “che – ribadisce Solari – chiedono a voce alta la ricostruzione”.
L’ingresso è gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria. Dopo le due tappe fermane, Brancaleone chiuderà il suo viaggio di inizio millennio ad Ascoli Piceno (12 agosto) e infine ad Arquata del Tronto (13 agosto). Lo spettacolo è stato reso possibile grazie al decreto ministeriale 2 marzo 2020 rep. 106 e dal sostegno della regione Marche. Info su www.galassiesrl.it – prenotazione obbligatoria.