AMANDOLA - Il Tar delle Marche questa mattina ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla ditta che era arrivata seconda nella gara di appalto per il nuovo ospedale di Amandola (nel merito in aula si andarà il 22 luglio). E così, lunedì mattina in Regione ci sarà la firma per l’inizio lavori tra i dirigenti regionali e la ditta vincitrice, la Torelli e Dottori Spa di Cupramontana.
Un minuto dopo la firma partirà il countdown che durerà 19 mesi, questo il tempo previsto per la realizzatane del nuovo ospedale dei Sibillini. 9mila e 300 metri quadrati di superficie, di tecnologia, di efficienza finanziati con 18,8 milioni, di cui 5 frutto di una donazione dell’azienda russa Rosneft, con cui l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Adolfo Marinangeli ha costantemente mantenuto i rapporti anche per far capire il mondo della burocrazia italiana.
È la più importante opera pubblica del post sisma che prende finalmente il via nelle Marche, un’opera su cui il presidente Ceriscioli ha lavorato in prima persona. In realtà in questi lunghi mesi nulla si è fermato perché il Comune aveva provveduto alle opere necessarie, dalla bonifica bellica allo studio archeologico fino agli espropri e alla realizzazione del recinto dell’area cantiere. Al contempo, i tecnici della ditta hanno utilizzato queste settimane per picchettare l’area e compiere i sondaggi puntuali necessari per evidenziare criticità e punti fermi del terreno. Insomma, ogni operazione di scavo è stata definita.
Dopo la firma partiranno le ruspe, già programmata la prima trance di scavi che porteranno alla movimentazione di 45mila metri cubi di terreno necessari per impostare le fondazioni.
Nel mentre prosegue il lavoro all’interno del nuovo reparto di Medicina con gli operai, 23 per turno in modo da garantire distanze e sicurezza, impegnati nella realizzazione degli impianti dei 1440 metri quadri di costruzione.
Raffaele Vitali