FERMO - Solo 11 Regioni/Province autonome italiane risultano promosse nelle nuove 'pagelle' del ministero della Salute sull'adempimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel 2020, ovvero i livelli essenziali di assistenza.
Tra di loro ci sono le Marche che nel punteggio totale che valuta le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket è di 245,7 (punteggio massimo 300).
Secondo l'analisi della Fondazione Gimbe la regione Marche si posiziona quinta tra le regioni e province autonome ed è risultata adempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) perché ha registrato un punteggio più che sufficiente nell'area della prevenzione (79,01 su 60), nell'area distrettuale (91,68 su 60) e nell'area ospedaliera (75,05 su 60).
In dettaglio, dalla valutazione dei 22 indicatori del Nuovo sistema di garanzia, suddivisi in tre aree (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera), la Regione Marche si colloca: sesta per l'area della prevenzione; quinta per l'area distrettuale; sesta per l'area ospedaliera.
L'esame indica "enormi diseguaglianze tra Nord e Sud" evidenzia il Gimbe. Le 11 adempienti sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto.
"Si tratta di una vera e propria 'pagella' per i servizi sanitari regionali - afferma Cartabellotta - che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti). Considerato che il 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza pandemica - precisa Cartabellotta - il monitoraggio dell'erogazione dei Lea è stato effettuato solo a scopo di valutazione e informazione, senza impatto sulla quota premiale".