FERMO – Non corre solo la Tod’s di Diego Della Valle. Nei primi sei mesi del 2023 l'export dei distretti marchigiani è stato di 2,5 miliardi di euro, +7,2% (+167 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2022.
“questo mette le Marche in posizione migliore rispetto alla media dei distretti italiani (+2,3%). Per l'export distrettuale marchigiano è il decimo trimestre di aumento consecutivo” spiega Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, commentando l'analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Sei distretti su nove delle Marche crescono. A cominciare dal primo per importanza, quello delle calzature di Fermo, che viaggia a 847 milioni di euro di export nel primo semestre 2023 (+9,3%; +72 milioni di euro sul 2022).
A seguire Abbigliamento +19,8%; Pelletteria di Tolentino +21,3%; Jeans Valley del Montefeltro +24,1%; Strumenti musicali di Castelfidardo +15%; Macchine utensili e per il legno di Pesaro, 318 milioni di euro di export, +11,8%. Chi fatica è quello delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, con un totale export di 510 milioni di euro nel primo semestre 2023 (secondo distretto marchigiano per vendite all'estero), -2,5% tendenziale; le Cucine di Pesaro hanno registrato 174 milioni di euro di export, -3,7%; il Cartario di Fabriano -3,2%.
A livello territoriale, cresce l'export verso Francia (prima destinazione commerciale, +56 milioni di euro), Taiwan (+15 milioni di euro, legato alle calzature di Fermo), Russia (+13 milioni di euro, +20,3%), Giappone e Turchia (entrambi, +12 milioni di euro), Hong Kong e India.
Negativo l'export verso gli Stati Uniti (terzo mercato, -32 milioni di euro, -14,4%), la Cina (quarto mercato, -17 milioni, -15,5%) e il Brasile (-10 milioni). “Innovazione e sostenibilità si confermano pilastri per la crescita delle nostre aziende. Come banca – conclude Alessandra Florio - abbiamo erogato alle imprese marchigiane oltre 230 milioni di euro”.
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