di Raffaele Vitali
FERMO - “Perché lascio? Perché Maurizio è la figura ideale per essere il sindaco delle Marche”. Le parole al Carlino di Pesaro di Luca Ceriscioli, presidente della Regione, sono la riga che chiude i conti e lascia solo il risultato da scrivere. Quello che lui immagina positivo tra qualche mese, quando dopo una strana campagna elettorale estiva, Mangialardi potrebbe diventare il suo erede. E' stanco il governatore, ma anche soddisfatto per come laa regione ha reagito inq uesti medi difficili: "Avevo deciso a febbraio e questo mi ha permesso di affrontare il Covid senza alcun condizionamento" ha ribadito.
L’appello di Fabrizio Cesetti, assessore regionale al Bilancio, è servito ad animare un po’ la discussione, appiattita da mesi di emergenza sanitaria, ma non cambia il futuro politico del centrosinistra. Che ora ha un solo compito: accelerare (lunedì nuova riunione di maggioranza, ndr) e chiudere l’accordo in coalizione per dare a Mangialardi la possibilità di girare le Marche non solo come sindaco di Senigallia e presidente dell’Anci, ma come candidato governatore.
“Prendo atto, Maurizio per me era la risorsa perfetta, prima da assessore e poi da presidente tra cinque anni. Ma la decisione di Ceriscioli la rende immediata, quindi avanti insieme sperando di avere la più ampia alleanza possibile” commenta Cesetti che accende i motori della campagna elettorale al fianco del sindaco delle Marche e che auspica due mosse: “La prima è dare continuità all’ottima gestione dell’emergenza sanitaria e delle azioni economiche per superare la crisi; la seconda è di inserire in squadra Sauro Longhi, personalità di rilievo che può solo fare bene alla squadra”.
Vedrà Mangialardi, che intanto sa di avere un partito ufficialmente compatto, con il tandem Gostoli – Alessandrini che ha guidato il Pd in questa delicata fase tra riunioni, dichiarazioni a sorpresa, e tentativi di sgambetto. Ma non solo, perché Mangialardi ha dalla sua i sindaci, tanti quelli che l’hanno sostenuto nella fase di selezione, e questo significa una rete capillare sul territorio che sarà per lui fondamentale in vista del voto. “Il sindaco delle Marche”: e chissà che la definizione di Ceriscioli non diventi lo slogan elettorale.
@raffaelevitali