La notizia più attesa arriva da Bruxelles: la Commissione Europea ha autorizzato in tempi record gli aiuti di Stato di 200 miliardi del decreto legge imprese.
L'Italia aveva notificato alla Commissione, nell'ambito del quadro temporaneo, un regime di garanzia per nuovi prestiti in conto capitale e di investimento concessi da banche per sostenere le società colpite dal coronavirus epidemia. L'aiuto sarà concesso da Sace attraverso istituti finanziari, alle imprese colpite dall'epidemia di coronavirus.
Lo scopo è limitare i rischi a chi concede i prestiti, aiutare le imprese a coprire il capitale circolante o le esigenze di investimento, al fine di garantire la continuazione delle loro attività.
Per fare tutto questo il Governo ha necessità di 200miliarssi. La Commissione ha detto sì perché l'importo del prestito sottostante per società è limitato a quanto necessario coprire le sue esigenze di liquidità per il prossimo futuro, le garanzie saranno fornite solo fino alla fine di quest'anno, le garanzie sono limitate a un massimo di sei anni e i premi per le commissioni di garanzia sono in linea con i livelli previsti dal quadro temporaneo.
La misura include anche garanzie per garantire che gli aiuti finanziari siano effettivamente incanalati dagli istituti finanziari verso beneficiari bisognosi. La Commissione ha concluso che “la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a grave turbamento dell'economia di uno Stato membro” e ha approvato le misure previste dalla normativa UE in materia di aiuti di Stato.
“Misure del Governo che permettono una forte iniezione di liquidità a favore del tessuto produttivo e con cui tendiamo la mano a PMI e lavoratori autonomi” commenta su twitter Enzo Amendola, ministro per gli Affari europei.
@raffaelevitali