Cosa c’è di più libertino che il sesso in riva al mare, tra gli scogli, a due passi dalla battigia, dove il rumore delle onde concilia e soprattutto copre ogni altro gemito? Atti osceni in luogo pubblico, per la legge, ma non ha esitato la coppia che si è lasciata andare a Porto Sant’Elpidio a un amplesso che qualche abile passante armato di telefonino ha ripreso. Un video tremante, per paura o eccitazione non lo sapremo mai.
Ma bisogna riflettere, oltre che condannare, guardando il video di Youtvrs. Più che altro pensando all’atto in sé. L’Italia è ripiombata negli anni ’60, prima che la rivoluzione sessuale, e non solo, sessuale, entrasse nelle case di ogni famiglia?
Siamo tornati indietro di decenni, meglio dire di un’era. Lo dicono tutte le ricerche: il lockdown imposto dal Coronavirus ha azzerato la libido nelle case e soprattutto ha stroncato le relazioni tra chi si vedeva solo nei ritagli di tempo. O magari nei minuti rubati ad altro o a qualcun altro.
La coppia elpidiense, o di dovunque fosse, è il manifesto della Fase 2, quella monca e resa insostenibile perché limitata ai congiunti. Provate a dirglielo a quei due avvinghiati che non sono congiunti. Sesso clandestino, illegale, immorale o passione irresistibile tra due innamorati, ognuno ha la sua lettura.
La storia vive di battaglie. Nel tempo si è combattuto per valori, ma anche per cose. Soprattutto quando la libertà viene compressa, i rivoluzionari scelgono su cosa unirsi e insieme raggiungono l’obiettivo. Quando si è costretti dentro regole ferree si può decidere di aggirarle, pensiamo all’epoca del proibizionismo americano, quando il whisky era il re del contrabbando.
Poi c’è chi lotta per i diritti umani, chi per potersi fare uno spinello e chi, invece, per quello scoglio isolato con il jingle della riviera romagnola che suona in testa: mare, mare, ma che voglia di…arrivare.