MONTEGRANARO – Direzione Pitti. Domani si aprono le porte della fortezza da Basso per la 103esima edizione del Pitti Uomo. In esposizione ci saranno 789 brand, tra di loro 38 arrivano dalle Marche, 311 dall’estero.
La moda uomo marchigiana è rappresentata in ogni sua anima, di va dai vestiti di Tombolini e Manuel Ritz alle scarpe di Fabi, Doucal’s, Fessura, Alexander Hotto, Voile Blanche, Franceschetti e Shoto per citarne solo alcuni. Dopo tempo non ci saranno le giacche di Lardini, impegnato pochi giorni dopo a Milano durante la Settimana della Moda maschile.
Un salone che si conferma riferimento per i buyer, che arriveranno da tutto il mondo, anche per seguire poi in presenza le sfilate milanesi che iniziano il 13, quando si chiudono i cancelli di Firenze dove si creano
connessioni sempre nuove tra mondi diversi, ma non distanti: un crossover di moda e lifestyle, che offrirà alla community di riferimento un ventaglio sempre più ampio e attuale di contenuti e proposte, anche grazie alle più importanti start up italiane della moda selezionate con l’Ice.
“In questo momento non facile, ma anche creativo, innovativo, diverso, i saloni saranno una bussola per definire nuove direzioni, ipotizzare percorsi, considerare delle scelte per poi ripartire. In Fortezza ci saranno linee, frecce, curve, inversioni su cui surfare per andare veloci. Una segnaletica a volte contraddittoria che dimostra un’inesauribile energia: la stessa che porta verso nuove direzioni, ancora tutte possibili, del futuro” commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine.
Partner si conferma Unicredit, che sostiene il progetto S|Style, piattaforma per i brand del menswear responsabile: “Il nostro principale obiettivo è dare tempestivamente risposta alle esigenze delle persone, della collettività e delle realtà produttive del Paese, aiutandole in concreto a sprigionare il loro potenziale”.
C’è voglia di ripartenza, parola chiave di questo Pitti Uomo, un esempio arriva dalla nuova collezione di Fabi, che si presenta anche con il suo brand più giovane e sportive, Barracuda. Nuove line, volume più importanti e soprattutto tanta voglia di stare all’aperto.
“Barracuda Graffiti è il claim che riassume le creazioni del brand manager Emanuele Fabi insieme con i designers Simone Nicolelli e Aldo D’Autilio. Insieme – sottolinea l’azienda di Monte San Giusto - hanno ridisegnato i nuovi codici stilistici e cromatici dei modelli più iconici del mondo Barracuda”.
L’emblema è la Rocket, che nasce con un fondo riciclato e nel nuovo modello punta sull’allacciatura tipo montagna per gli amanti dell’urban trekking e su colori che si abbinano al piumino Fabi. Una collezione piena di colore, l’iconica Guga anche in questo caso è stata rivista e potenziata usando anche la pelle rovesciata, che utilizza materiali innovativi per scarpe sportive Made in Italy rigorosamente artigianali.
Questo si potrà ammirare al Pitti di Firenze, magari perdendosi anche tra i video di Fessura che ha lanciato una campagna promozionale con un 'fashion film' in cui la sua Runflex diventa il biglietto da visita delle Marche, della bellezza del territorio. Perché l’identità, il far sapere dove si nasce, è sempre più importante per chi vuole competere nel mondo.
Raffaele Vitali