FERMO - Poco fa, tra Pedaso e Grottammare, c’era un chilometro di coda. I lavori in galleria, con il traffico dirottato su un’unica carreggiata, hanno creato una lunga colonna di auto e camion.
Che succederà stasera? E domani, che è il primo maggio? E domenica? S’aspetta il caos, il Fermano. Quello che, da un anno e mezzo, a fasi alterne, mette in croce il sud delle Marche. Sono stufi gli automobilisti. Di più gli autotrasportatori, che chiedono lo stop dei pedaggi.
«A chi mi parla di tunnel, di luci più o meno in fondo, rispondo: parliamo di code in autostrada, invece, e di traffico bloccato al primo accenno di un minimo aumento del movimento veicolare», dice Emiliano Tomassini, presidente degli autotrasportatori della Cna di Fermo.
E parla di «colleghi disperati». «Qui salta tutto, tempi di guida, di riposo e di consegna e contratti con la committenza», spiega. Il cronoprogramma di Autostrade per l’Italia dice che i lavori andranno avanti fino al 30 giugno. Riguarderanno le gallerie San Basso, Cupra Marittima, Acquarossa, San Cipriano e Castello, nell’Ascolano, e quella di Pedaso, nel Fermano. Fino al 30 maggio, sulla tratta, proseguiranno anche i lavori per sostituire i guardrail del viadotto Campofilone.
Caos su caos. E gli autotrasportatori chiedono di eliminare i pedaggi. «Se non svolgono servizi all’altezza – ragiona Tomassini –, le imprese non vengono pagate. Allora, occorre eliminare i pedaggi per tutto il periodo dei lavori e rimborsare quelli dello scorso anno».
Da qui l’appello ai politici fermani a «fare qualcosa per non far debordare il traffico sulla viabilità ordinaria, specie ora che potremmo ritornare a parlare di stagione turistica, anche se con le limitazioni delle norme anti-contagio».