“Viviamo in un modello di sviluppo che adora gli oggetti, non la lettura, la cultura, la partecipazione sociale e politica. Consumiamo, inquiniamo, ma così devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi un'urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile”. Come non è rinviabile (già 400 prenotati) l’appuntamento di domani sera, ore 2130 nel chiostro di Servigliano, con il filosofo Vito Mancuso. Sue le parole, suo l’allarme lanciato che declinerà durante l’incontro dando anche le linee per trovare la giusta strada.
Si chiude con la lectio del teologo editorialista, anni fa direttore artistico della rassegna letteraria di Porto San Giorgio organizzata dall’allora assessore Ciabattoni, il progetto ‘Ricominciamo da scuola’ organizzato dall’impresa sociale Wega di Domenico Baratto. Un progetto che ha coinvolto le scuole dell’Isca di Falerone e Servigliano e ad ogni incontro centinaia di cittadini assetati di cultura, di conoscenza.
L’ingresso libero su prenotazione tramite mail: info@wegaformazione.com. Prima di Mancuso, il saluto della direttrice dell’Isc di Falerone e Servigliano Patrizia Tirabasso, e un intervento dei formatori psico-pedagogisti esperti di Wega che hanno tenuto il corso.
Mancuso partirà dal suo ultimo libro, “La forza di essere migliori”, in cui parla di quattro virtù cardinali: saggezza, giustizia, fortezza e temperanza. Con il filosofo torna la parola etica, che si è persa nel tempo e che invece lui rilancia perché permette di “riscoprire quel senso di giustizia e di rispetto nei confronti del mondo in cui esistiamo e che potremmo piuttosto proteggere, all’insegna della bellezza” spiega Baratto.
Il corso “Ricominciamo da …Scuola” ha avuto come obiettivo far acquisire ai bambini e ai ragazzi le life skills, quelle competenze che permettono di vivere al meglio le proprie possibilità, di avere una qualità della vita soddisfacente e di creare una strategia per l’elaborazione di un vissuto traumatico interiore, specialmente dopo il terremoto. “Un’iniziativa dal basso all’alto, nata e concordata con le scuole che deriva dall’esigenza dei docenti di acquisire gli strumenti necessari per gestire l’emotività e la crescita emotivo-comportamentale degli allievi” conclude Domenico Baratto, che solo poche settimane fa ha registrato, sempre a Servigliano, un incredibile sold out con la lectio di Galimberti.