AMANDOLA – Un sms può fare davvero del bene. La Protezione civile, dopo il terribile sisma del 2016, ideò il numero 45500 e furono così tanti gli italiani a fare donazioni dirette che sono stati raccolti per il Piceno e Fermano 13,4 milioni di euro.
Da lì, sono partiti 47 progetti e di questi, a sei anni di distanza, 40 si sono conclusi. Certo, ci sono i macro ancora in fase di istruttoria o progettazione, come i 5milioni per la Valdaso in zona Santa Vittoria, o i 3milini per la grotta sudatoria di Acquasanta Terme.
“Lavori mirati per strutture pubbliche che, sebbene non oggetto della ricostruzione, risultavano comunque indispensabili per assicurare la ripresa dello sviluppo socio-economico dei territori colpiti dagli eventi sismici, nonché per il potenziamento dei presidi di emergenza”.
A ricordare la generosità dei cittadini ci sono le targhe apposte sul luogo dell’intervento. Si va dall’impiantistica sportiva (a Montedinove è stata migliorata la piscina comunale per 42 mila euro, stessa cifra per la sistemazione degli impianti sportivi di Roccafluvione) alle elisuperfici “che sono state potenziate o realizzate ex novo: serviranno per l’atterraggio degli elicotteri deputati al soccorso anche dove prima non ve ne era possibilità”.
Le somme impiegate per le elisuperfici, in relazione ai Comuni sono: “Acquasanta Terme (107.360 euro), Comunanza (109.800 euro) e Montegallo (134.200 euro) che hanno realizzato nuove superfici; Arquata (64.660 euro), Ascoli (71.980 euro), Amandola (12.200 euro) e Servigliano (58.560 euro) hanno invece adeguato la piattaforma esistente. A Montemonaco i lavori sono ancora in corso, a Montegiorgio, invece, il progetto è attualmente in fase istruttoria, per un costo di 130.900 euro” prosegue Castelli.
Ecco alcuni dei lavori conclusi: 42mila euro per il cineteatro Europa; 42mila per gli impianti sportivi di Belmonte; 42mila per il centro sociale di Montefortino; 42mila per la cucina mobile di Montelparo; 42mila per abbattere le barriere architettoniche in uan scuola di Monsampietro.