PORTO SANTELPIDIO – Per spezzare le critiche, il comune di Porto sant’Elpidio ha organizzato la presentazione della costosa mostra, che supera abbondantemente i 100mila euro, direttamente in un’aula del Senato della Repubblica.
Il 20 ottobre inaugura “Il respiro della terra”, con le foto di Lorenzo Cicconi Massi e Christian Tasso, che sarà esposta a Villa Baruchello dal 20 ottobre al 31 dicembre.
Ad introdurre i lavori, trasmessi in diretta streaming alla web tv del Senato della Repubblica, la senatrice Elena Leonardi. “Con questa mostra si lancia un messaggio per la promozione del valore del Made in Italy e di tutto quanto racconti la nostra storia, cultura e tradizioni – le sue parole – Questa mostra potrà essere volano per la città di Porto Sant’Elpidio e tutto il territorio marchigiano”.
Il sindaco Massimiliano Ciarpella parla di “progetto culturale ambizioso, che si concretizza grazie al contributo fondamentale di partner come la Regione Marche, Cassa di risparmio di Fermo e Fondazione Carifermo. Una proposta di alta qualità che potrà essere esportata in Italia ed all’estero. Già dal titolo si evoca il radicamento alla terra ed alle tradizioni. Sarà un orgoglio accogliere le opere di questi grandi fotografi nella nostra villa storica, che vogliamo sia punto di riferimento per iniziative culturali di prestigio”.
Il consigliere regionale Andrea Putzu sottolinea “l’investimento della Regione Marche, attraverso il bando per gli eventi espositivi, alla realizzazione di progetti di qualità come questa mostra, che ha ricevuto un importante contributo. La valorizzazione delle dimore storiche è un altro obiettivo che si centrerà con questo evento”.
Il consigliere Giorgio Marcotulli, che ha seguito la partecipazione al bando regionale per la mostra vede “un seme per valorizzare la cultura fotografica marchigiana. L’esposizione proporrà opere inedite ed esclusive e posiziona Porto Sant’Elpidio tra le città in grado di promuovere mostre artistiche di alto livello”.
Il vicepresidente della Fondazione Carifermo, Ezio Montevidoni, rimarca “il sostegno della Cassa di risparmio di Fermo e della Fondazione ad eventi culturali in grado di valorizzare il territorio”.
Alessandro Carlorosi, coordinatore del progetto, vede ne Il respiro della terra “una bella sfida nel proporre qualcosa di innovativo, un appuntamento che coinvolgerà le scuole e il mondo delle associazioni. In quest’epoca bisogna creare qualcosa di differente. Questa iniziativa segue il cambiamento”.
La curatrice, Alessia Locatelli, lavora per la prima volta nelle Marche e vede nella mostra “un omaggio alla straordinaria tradizione fotografica marchigiana, riconoscibile nel mondo. Lorenzo Cicconi Massi può considerarsi un erede diretto del lavoro di Mario Giacomelli, che espose anche al Moma di New York. Christian Tasso appartiene ad un’altra generazione ed è andato a ricostruire il racconto della ruralità. Sono due artisti diversi, ma complementari. La fotografia ha un linguaggio magico, è uno strumento vivo in grado di parlare a tutti”.
Curatrice che poi aggiunge: “Ci saranno gli anziani fotografati da Lorenzo e si ritroveranno, ci saranno i nipoti e i bambini che chiederanno spiegazioni, ci saranno le persone fotografate da Christian, non attori ma persone del territorio che si sono prestate. Parliamo di un’operazione di portata e coraggio”
La parola, infine, ai due protagonisti dell’esposizione. Christian Tasso, in collegamento dall’estero, si dice “orgoglioso di condividere questa esposizione con Lorenzo Cicconi Massi, che considero una pietra miliare ed una guida. Vivo all’estero da diversi anni e con questo lavoro esprimo il bisogno di ricollegarmi con la mia terra, tornare a guardare le colline marchigiane. Nelle mie immagini ho ricreato scene con il prezioso aiuto di gruppi folkloristici del territorio”.
“Provo una grande gioia per questa mostra di rilievo – la conclusione di Lorenzo Cicconi Massi - Negli ultimi 4 anni mi sono commosso profondamente andando a trovare anziani contadini, che col loro senso di ospitalità e la loro autenticità mi hanno raccontato la loro vita. Ho cercato, attraverso la fotografia, di renderli grandi come io li ho percepiti”.