Amato, osannato, scaricato. Quattro anni intensi quelli di Flavio Destro a Fermo. Il Recchioni è stato davvero il suo stadio, ne era l’assoluto leader maximo. Poi, come spesso accade nel calcio, il pallone ha scelto di andare sempre dalla parte sbagliata, che per i suoi canarini significava mai nella porta dell’avversario.
Questa sera, ore 2045, tornerà a calare il verde dello stadio, ma non troverà i tifosi della Duomo, che su di lui raramente si sono divisi. perché Destro incarnava l’anima gialloblù fatta di sacrificio e impegno. Certo, poi piace anche la vittoria ma la teoria del ‘meno perdi più vinci’ nei suoi anni ha sempre funzionato.
Ha accettato la sfida del Fano il tecnico ascolano. Una di quelle che lo stimolano, perché prendere qualcuno che sta sui bassifondi è l’ideale per lui che sa dare forza a un gruppo demotivato e magari pure non forte tecnicamente. Di fronte troverà Mauro Antonioli, scelto l’anno scorso perché opposto a Destro. Bel gioco, voglia di fare gol, di dare spettacolo. E ci è pure riuscito per un po’ di mesi.
Ma stasera giovano quasi ad armi pari. perché se il Fano non sta bene, anche se il punto al debutto del mister padre del bomber Mattia ha dato fiducia, la fermana di certo non ride. Errori e disattenzioni stanno minando il cammino di un gruppo che è meglio di quanto dica la classifica. Che sia la gara contro il grande ex quella della svolta?