di Raffaele Vitali
FERMO – Non solo Guido Bertolaso in questa giornata marchigiana. L’ex capo della Protezione civile ha accettato la sfida, che è costosa visto che servono 12 milioni di euro. Ma nel mentre c’è il presente, c’è l’immediato, segnato anche dalla sesta vittima di Porto Sant’Elpidio, il 79enne Luigi Ercoli. È uno dei 28 deceduti nelle Marche a fronte di quattro nuovi guariti. La provincia di Pesaro Urbino è quella più colpita con 1.312 casi positivi (+63), seguita da Ancona con 702 (+26), Macerata 326 (+33), Fermo 133 (+20) ed Ascoli Piceno con 61 (+5).
È sempre più importante prevenire: “Pochi minuti e subito la diagnosi per riscontrare il contagio. È in consegna alle prime strutture ospedaliere italiane il test per riscontrare in pochi minuti la presenza nei pazienti del Covid-19" spiega in una nota la Innoliving. "Nelle Marche - prosegue l’azienda - alcuni esemplari sono già stati forniti a diverse aree della sanità ed il primo grande quantitativo è in già in arrivo per il Gruppo Kos - S. Stefano. Moltissimi altri ospedali da tutte le regioni d'Italia stanno prendendo contatti in queste ore. La fornitura arriva in Italia grazie alla Innoliving di Ancona, che ha stretto un accordo con la multinazionale Zhezhiang Orient Gene Biotech Co Ltd”.
Il kit è stato usato negli ospedali cinesi: “Il Rapid Test è di facile utilizzo - precisano dall'azienda- bastano poche gocce di sangue del paziente ed il riscontro visivo arriva in 5 minuti. Questo consente ai medici di conoscere da subito la presenza del virus nel paziente”.
Tornando all’ospedale d’emergenza che Ceriscioli ha chiesto a Bertolaso di realizzare, i tempi saranno brevi: “La scelta avverrà nel giro di 24 ore in base alle valutazioni che faremo con Bertolaso e il suo staff” chiarisce il governatore che ha però bisogno di 12 milioni e per questo ha scritto una lettera agli imprenditori marchigiani. Al momento sono al vaglio due possibilità: l'allestimento di un traghetto al porto di Ancona con le attrezzature mediche necessarie o l'allestimento del Palaindoor. La prima opzione ha come vantaggio la funzionalità, in quanto può essere spostato altrove, anche in Regioni più lontane che in un secondo tempo dovessero averne bisogno. Al Palaindoor, invece, la struttura sarebbe realizzata dentro un'altra struttura, quindi con maggiori risparmi. L'impianto sportivo è inoltre strategicamente vicino all'Inrca, quindi necessiterebbe di meno attrezzature perché' vicino a servizi sanitari strategici.
"Sarà un grande centro di rianimazione - ha spiegato Guido Bertolaso -: una struttura complessa e articolata". Con lui Enrico Storti, primario di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Lodi. "I nostri tecnici faranno tutti i rilievi per avere la certezza che la struttura sia idonea e appena avremo luce verde, tra domani e dopodomani, partiremo con l'acquisto dei materiali, la predisposizione delle strutture. Se non ci saranno intoppi, in una decina di giorni dovremmo essere pronti: è il tempo necessario a questa regione per affrontare un prevedibile surplus di ricoveri nelle terapie intensive”.
"Come al solito noi lavoriamo su numeri che ancora non ci sono, ma sono quelli che potrebbero essere da qui ad una settimana o dieci giorni- conclude Ceriscioli -. Aver messo in moto questa macchina aiuterà tutto il sistema nella fase più acuta. Poi lavoriamo anche sul resto: sui tamponi, sulle persone che stanno a casa, sulle strutture in uscita. Stiamo facendo un lavoro che cerca di coprire tutti gli aspetti dell'emergenza".
E intanto, mentre Brusaferro (Iss) ricorda che si “apre la settimana cruciale”, a San Severino Marche la sindaca ha deciso che la Polizia locale userà un drone per il monitoraggio delle aree più difficili da controllare riguardo al rispetto dei divieti di circolazione.