FERMO – C’è grade attesa a Fermo per la trasferta di oggi, ore 18,30, a Ferrara della Fermana. Capire come in 48 ore Stefano Protti può avere cambiato la testa dei canarini, più che gli schemi, è la vera curiosità.
La Spal è ambiziosa, ma la Fermana ha fame, come il suo mister. Richiamato in fretta e furia da chi lo aveva allontanato. Il caso lo vuole di nuovo in campo a Ferrara, città in cui guidò, allora da calciatore, la Fermana in serie C1 al termine di uno spareggio, da underdog, contro il Livorno.
“Bello tornare ad allenare, a me piace lavorare sul campo. Certo, è tutta una corsa, ma ho sensazioni positive” sottolinea il mister ritrovato. “Giochiamo in uno stadio in cui la fermana ha scritto una pagina della sua storia. E questo resta. Speriamo di rivivere quella gioia, ma le difficoltà oggi sono grandi”.
Se uno guardasse la classifica, potrebbe sembrare una sfida tra pari, ma gli 8 punti della Spal non sono veritieri, gli estensi hanno un solo obiettivo, al serie B. questo ha chiesto il proprietario, che è l’ex avvocato di Donald Trump.
“Abbiamo qualche problema, altrimenti non sarei qui. Ma ringrazio Bruniera per il lavoro fatto. Non è facile guidare la Fermana, a lui va il mio in bocca al lupo. Tutti sanno che devono fare di più, non è solo questione di allenatore se si è in difficoltà, ma è lui ad aver pagato”.
Il piano partita, modulo a parte, è quello di Protti: “Dobbiamo mordere l’avversario, questa è la caratteristica della Fermana e questa deve essere sempre”:
lo ha detto anche ai tifosi, che l’hanno incontrato. perché a fermo l’intesa con la curva è importante. Prima è toccato a Tubaldi, il dg “che abbiamo meso di fronte alle proprie responsabilità”, l’incontro chiarificatore. Poi a Protti, “situazioni passate e presenti da chiarire”. Alle fine, come si legge sulla pagina social della Curva Duomo, il pieno appoggio perché “vogliamo restare in serie C”.
In campo Protti schiererà dal primo minuto Eleuteri, torna Spedalieri e in attacco è confermato Curatolo insieme con Semprini. In mezzo Giandonato, che spera di avere al suo fianco un Misuraca più concreto e soprattutto meno ‘chiacchierone’ di quello visto al Recchioni.
