ASCOLI PICENO – Non c’è sorpresa all’Anci Marche: il nuovo presidente è Marco Fioravanti. Sindaco di centrodestra doveva essere, sindaco di centrodestra è. Il primo cittadino di Ascoli Piceno ha incassato l’appoggio bipartisan, elemento questo che ne rafforza il ruolo, e soprattutto garantisce all’Anci la sua funzione di rappresentanza. "Grazie ai sindaci che mettendo da parte le differenti vedute politiche, sostengono la mia visione glocal che abbraccia tutti i territori delle Marche. Mi impegnerò assiduamente, con massima attenzione e dedizione, per ripagare la fiducia che mi è stata concessa" sottolinea il neo presidente.
Laurea in scienze politiche, specializzazione in management pubblico, sindaco di Ascoli dal 2019, ruolo a cui è approdato dopo cinque anni da consigliere e cinque da presidente del consiglio comunale, che gli ha aperto le porte come Coordinatore dei Consigli Comunali di Anci Marche.
Fioravanti è stato bravo a tessere la tela, aiutato dal presidente uscente Paolo Calcinaro. Il sindaco di Fermo, per il suo impegno, è stato premiato da Fioravanti, che l’ha nominato ‘vicario’. Elemento che conferma anche la sintonia politica tra l’esponente di punta di Fratelli d’Italia e l’ufficialmente ‘civico’ fermano.
"Un risultato importante maturato con il sostegno di una squadra che lavora al rilancio delle nostre comunità. Un abbraccio forte a lui e per il suo tramite a tutti i sindaci della Regione Marche" il commento a caldo del governatore Francesco Acquaroli (nelal fto con Calcinaro e Fioravanti).
Il possibile contender, invece, il sindaco di Jesi, è l'altro vice. La mattinata si è rasserenata dopo che Matteo Ricci, a nome dei sindaci di centrosinistra, ha ritirato ufficialmente la candidatura di Fiordelmondo, nonostante le cento firme a supporto. “Fioravanti ha saputo farsi conoscere, convincere tutti che partire dal basso per decidere si può” commenta Valerio Vesprini, sindaco di Porto San Giorgio di ritorno dall’assemblea.
Tra i punti di mandato che Fioravanti si è dato, ce ne è uno che piace molto allo stesso Ricci: togliere il limite di mandati nei comuni sotto i 5mila abitanti e valutare il terzo mandato per tutte le città. Altri temi che Fioravanti ha presentato all’assemblea: la ricostruzione, “che va ulteriormente semplificata e vanno stabilizzati i lavoratori precari”; il personale, “perché se non assumiamo non inseriamo capitale umano nelle amministrazioni, superiamo il blocco delle assunzioni”; il Pnrr, “che non può essere tagliato ai comuni, abili a spendere”; lo spopolamento delle aree interne, “cominciando dal parlare con le banche per fermare le chiusure, e poi ragionando con Poste e ufficio scolastico per garantire presenza e servizi”.
Resta confermato il direttivo di cui fa parte il vicesindaco di Pedaso, Giuseppe Galasso. Nell'accordo dietro l'elezione di Fioravanti, a livello fermano, c'è anche quello per la presidenza dell'Ato, oggi nelle mani del sindaco di Ascoli. Il suo posto sarà preso da Alberto Antognozzi, primo cittadino di Grottazzolina.
Raffaele VItali