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Il progetto turistico di Rubbiano approda alla Camera. L'onorevole Muroni interroga Draghi e ministri: "Prima ricostruiamo le case"

2 Marzo 2022

MONTEFORTINO – Il progetto milionario che pende su Rubbiano, frazione di Montefortino, approda in Parlamento. Contestato in casa da alcuni residenti, contrari al piano turistico del comune che comporta tra l’altro numerosi espropri, il progetto è stata ‘escluso’ dal finanziamento via Pnrr perché non in possesso di tutti i requisiti, ma avanza in attesa di completare l’iter burocratico e poter così intercettare fondi regionali.

Ma i ricorsi presentati in massa potrebbero essere la vera spada di Damocle sui 7mlioni di euro necessari a creare un albero diffuso e un glamping alle pendici del monte, dove oggi ci sono terreni verdi e numerose case terremotate o abbandonate, che però diversi cittadini vorrebbero recuperare e non veder diventare aree ricettive.

E così, la storia di Rubbiano il 28 febbraio è diventata una interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Rossella Muroni, vicepresidente della commissione Ambiente della Camera, sollecitata dal gruppo di Legambiente Fermo.

La Muroni ha interrogato il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro della transizione ecologica. Prima la contestualizzazione: “Questa piccola frazione è situata all'imbocco di una delle zone più belle ed affascinanti del centro Italia: la Valle dell'Infernaccio, all'interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini. Danneggiata dal sisma del 2016, non ha ancora visto partire la ricostruzione”.

Poi la ricostruzione temporale dei fatti: “Gli abitanti di Rubbiano sono venuti a conoscenza dell'ordinanza comunale il 23 dicembre 2021 che parla di esproprio per ‘pubblica utilità’. In pratica – spiega l’onorevole - abitazioni, terreni, cantine, garage, legnaie, pollai, stalle, orti e giardini saranno oggetto di esproprio per portare a termine un progetto da 7 milioni di euro per lo sviluppo dell'offerta ricettiva e la valorizzazione delle Gole dell'Infernaccio”.

Chi voleva opporsi, ha avuto 30 giorni per presentare osservazioni. E l’hanno fatto in tanti. “L’esproprio – aggiunge l’onorevole nella sua interrogazione alla Camera – coinvolge anche terreni a uso pastorale, riducendo così anche la manutenzione di una grande estensione del territorio montuoso dei Sibillini, dove nel 1933 ci fu una grande valanga che provocò numerosi morti”.

Per la Muroni più che “per fare un resort, i fondi pubblici dovrebbero prevenire nuove calamità naturali”.

Infine, l’onorevole puta sulla parte tecnica: “Ci saranno un centro polivalente, campi da bocce, un teatro, locali commerciali, gli immancabili parcheggi. Quanto ai terremotati, va considerato che Rubbiano è zona rossa da 5 anni, le macerie dell'ondata sismica del 2016 e del 2017 sono ancora lì, le domande di ricostruzione giacciono negli uffici e l'attesa è l'unica possibilità per poter sperare ancora in una qualche forma di futuro”.

Il timore della deputata è chiaro: “Mentre il numero delle domande per ricostruire le abitazioni continua a salire la regione Marche ha chiarito definitivamente qual è il suo punto di vista sull'Appennino del futuro: un parco giochi per turisti, ottimamente accessoriato e ben servito. L'ideale per trascorrere qualche giorno di vacanza. Vorrei sapere – conclude Muroni – se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se intenda promuovere, per quanto di competenza, una riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze della regione Marche e del comune di Montefortino, specifici interventi di ricostruzione delle abitazioni distrutte dal terremoto e avviare il risanamento ambientale di un territorio già fortemente compromesso in modo da avere uno sviluppo rurale vero ed ecosostenibile”.

leggi IL PLACET DELLA REGIONE

leggi IL PROGETTO DI MONTEFORTINO

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