PORTO SANT’ELPIDIO – C’è qualcosa di magico nel Primo Maggio di Porto Sant’Elpidio. Non è solo questione di organizzazione, ormai funziona a prescindere dal meteo, dagli ospiti, dal traffico. Le persone arrivano da tutta la provincia e si perdono lungo chilometri di lungomare in cui ogni tratto ha qualcosa da offrire. Il tutto in attesa del concerto finale, che quest’anno p stato affidato agli Zero Assoluto.
‘Semplicemente’ una giornata da ricordare quella del sindaco Massimiliano Ciarpella che è salito sul palco per il saluto finale e che poi, via social, ha mandato un messaggio semplice e chiaro: “Oggi è il giorno dedicato ai lavoratori e dietro questo evento c’è tanto lavoro, fatto con passione, entusiasmo, creatività, pazienza, mettendo ciascuno un tassello, grande o piccolo, perché funzioni tutto al meglio. Grazie di cuore a tutti, grazie a chi lo ha sognato, a chi lo ha preparato, a chi si è esibito, a chi oggi si è goduto una splendida Porto Sant'Elpidio”.
Una giornata lunga e piena di persone fin dalle prime ore del mattino. Alle 10 il lungomare era un fiume di persone, molto soddisfatti anche gli ambulanti che animano i chilometri tra gruppi musicali, giochi per bambini, mostre fotografiche e ovviamente tante consumazioni pieni gli chalet, pieni i bar e il tutto per ore. Anche in centro e ben prima che alle 19 salissero sul palco gli Zero Assoluto. “Che meraviglia vedere piazza Garibaldi gremita. Sono stati cinque giorni pieni, intensi, divertenti, vedere la nostra città così bella mi fa dire che ne vale davvero la pena” ha ribadito Ciarpella.
Un lavoro di gruppo con gli assessori che hanno macinato chilometri in sella alle bicilette per tenere tutto sotto controllo. Festeggiava 20 anni il Primo Maggio di Porto Sant’Elpidio. Tutto partì nel 2004 da un’idea del sindaco Mario Andrenacci e dell’assessore Renzo Franchellucci. “Me lo ricordo bene, stavamo tornando dal Micam, in radio parlavano del concertone di Roma in fase di preparazione e il sindaco mi chiese: ‘te la senti di pensare a qualcosa di grande per la sorta città?’. La prima idea – ricorda Franchellucci su Facebook - fu di chiudere il nostro lungomare per poi riempirlo di animazioni, gonfiabili, coinvolgendo anche le associazioni cittadine e i giovani gruppi musicali in concerto”.
La prima volta fu incredibile e da allora, anno dopo anno, fino agli Zero Assoluto. “Ricordo bene, dalla pineta al lungomare sud una miriade di intrattenimenti di ogni tipo, stabili ed itineranti come le colorite street jazz band che gironzolavano allegramente, come suggerito da Battista Tofoni. Una location straordinaria a cielo aperto, mercatini per tutto il percorso per indurre i tantissimi partecipanti a passeggiare non solo al centro ma da un estremo all’altro o, se stanchi, magari salendo sul trenino che faceva da navetta” prosegue Franchellucci.
A pensarci bene il format non è mai cambiato, solo consolidato. “Aver visto l’assessora Torresi e l’amministrazione valorizzare ancora di più questa festa mi rende felice”. E con Franchellucci tutta Porto Sant’Elpidio è andata a dormire più serene, ancora una volta consapevole che si possono fare cose da metropoli anche in una città di 27mila abitanti.
Raffaele Vitali