FERMO – Prima il prefetto Vincenza Filippi, poi monsignor Vinicio Albanesi. Il Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, ha fatto tappa a Fermo per conoscere al meglio la provincia. “Una prima riflessione per capire – spiega Giulianelli - alcune situazioni contingenti ed esaminare i possibili percorsi da intraprendere in un spirito di massima collaborazione".
Tra le diverse tematiche poste in primo piano, quelle riferite alla sfera d'intervento su infanzia e adolescenza, alla realtà dei minori stranieri non accompagnati, agli arrivi dall'Afghanistan e all'ospitalità da offrire. Al centro dell'attenzione anche la situazione degli istituti penitenziari, con il carcere di Fermo che è sempre in attesa di rinforzi come personale.
Dopo la Filippi, il presidente della Comunità di Capodarco e il vice Riccardo Sollini. "Anche in questo caso – riprende il Garante – i minori sono stati oggetto di ampia riflessione e non è mancata una valutazione sulle progettualità da porre in essere. Ma è stata anche l'occasione per l'avvio di un percorso sulla realtà delle comunità d'accoglienza, che intendiamo portare avanti a partire dalle prossime settimane attraverso diversi interlocutori".
Don Vinicio ha fatto da guida all’interno della struttura dedicata alle vittime di violenza. Si è poi parlato della possibile accoglienza di chi sta fuggendo dall'Afghanistan, con la Comunità di Capodarco che è stata una delle prime a rendersi disponibile per l'accoglienza.