PORTO SAN GIORGIO – Una lunga discussione sul bilancio e le sue variazioni quella andata in scena al consiglio comunale di Porto San Giorgio. Tante le voci. Ci sono quelle che hanno messo tutti d’accordo. Ad esempio, la decisione dell’assessore Andrea Di Virgilio d’intervenire sulle mura castellane: “Vogliamo togliere le scritte indegne che le deturpano e completare i ponti radio in modo da poter installare telecamere”. Una scelta strategica che piace anche al consigliere Del Vecchio.
Poi ci sono le differenze. Enorme quella sul ponte ciclopedonale che unirà il porto a Marina Palmense. Il sindaco Nicola Loira non esita a difendere la scelta di stanziare 100mila euro per poter completare i lavori: “Abbiamo scelto di risolvere il contratto in maniera amichevole per evitare un lungo contenzioso con la ditta. Che non è diventata inadempiente all’improvviso, lo era da tempo. Purtroppo non ha solidità finanziaria, per cui abbiamo provato a far realizzare prima le parti in muratura, come la ciclabile, per aumentare la liquidità, ma non è servito. E così ora chiudiamo e torniamo in gara, ma i costi del materiale son cambiati”.
Tradotto, per finire il ponte servono risorse e 200mila euro Fermo e Porto San Giorgio se le dividono: “Di certo se Fermo avesse dato informazioni più chiare, oggi non staremmo qui a polemizzare”. Ma la polemica è fondata per i consiglieri di minoranza, mai così compatti. Da Senzacqua, al debutto, a Bragagnolo, il civico oggi al fianco di Valerio Vesprini in vista delle elezioni di maggio, fino allo stesso Del Vecchio, tutti concordano nel criticare l’operazione di rifinanziamento. E pre il consigliere Bisonni è stato laconico nel suo voto a favore: “Non mi piace, ma è un’opera necessaria e strategica”
Tornando al no, quello di Del Vecchio è da ‘uomo del settore’. “Non mi è mai capitato di non fare un lavoro e di essere pagato per intero. Può essere che non ci siano delle penali, possibile che il nostro ufficio legale, con l’avvocato Popolizio, non abbia nulla da dire? Almeno fateci capire chi ha sbagliato, perché qui pare che tutti siano innocenti, ma resta il fatto che il ponte non c’è e dobbiamo aggiungere 100mila euro dei cittadini”.
Alla fine le variazioni passano, con la speranza del sindaco di avere il ponte pronto entro il 2022, perché realisticamente che si possa percorrere a giugno nessuno ci crede. “Anche se lo aspettano tutti, l’impatto economico per la città sarà molto alto, perché i campeggiatori di Marina Palmense non aspettano altro per poter venire a passeggiare da noi” conclude Loira, conscio dell’operazione deficitaria ma ormai senza alternative.