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Il Polo Urbani di Laura D'Ignazi: "Dirigente, non manager: la mia priorità è formare i ragazzi superando ogni barriera"

7 Settembre 2021

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO – Laura D’Ignazi ha preso possesso del Polo Urbani, una delle scuole più grandi del sud delle Marche. Non un corpo con più teste, ma un’unica mente per tre sedi: Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Montegiorgio. Un polo che racchiude 1500 alunni, "in linea con l'anno scorso, un piccolo calo all'Alberghiero perché sta finendo l'effetto Masterchef" sottolinea il professor Mario Andrenacci, e 270 docenti che si muovono in 73 classi.

Prima laurea in Lettere e seconda in Filosofia. Da trent’anni nel mondo della scuola, sedici da docente di lettere e 15 anni da dirigente. Arriva dall’Isc Centro di San Benedetto del Tronto, il più grande delle Marche con i suoi 1750 alunni. “Mantengo la complessità, con le diverse anime: liceo Scientifico, Istituto tecnico economico, professionale Alberghiero e Socio sanitario. Professionalità diverse che lavorano in sinergia con il fine di aprire il domani agli alunni: che sia nel lavoro o nell'università”.

Dal primo settembre in sede, già un consiglio d’Istituto e collegio docenti. “Ottimo impatto con lo staff e ho notato una buona partecipazione di docenti e genitori ieri in Consiglio. Questo mi fa pensare che potremo collaborare in favore degli alunni, aumentando le collaborazioni sul territorio per accrescere ancora l’orientamento”.

Il suo obiettivo è chiaro: “Potenziare le competenze degli alunni. Senza mai dimenticare il supporto ai più fragili, che in questa scuola godono di progettualità molto strutturate grazie anche a collaborazioni con le Università. E su questo proseguiremo ampliando la rete”.

Mario Andrenacci e Laura D'Ignazi

Riceve un istituto in ordine, frutto del lavoro dei suoi predecessori, Vespasiani e Scatasta: “Li conosco da anni e in questi giorni mi hanno supportato”. Tutto pronto per la ripartenza: “Tutti in presenza, 100% degli alunni, accoglienza dedicata per le classi prime. Credo molto nella presenza fisica, la relazione effettiva è determinante” prosegue.

L’organico dei docenti, ammette, non è completo: “L’ufficio scolastico provinciale sta completando le nomine, poi ci saranno alcune chiamate dirette della scuola. Notizia di ieri, potremo chiedere organico aggiuntivo correlato alla pandemia, per progettualità mirate sulle fragilità, in modo da recuperare competenze perse nell’ultimo anno e mezzo. La didattica integrata, seppur ben strutturata, qualche lacuna l’ha lasciata”.

A proposito di docenti, il green pass in questi primi giorni non ha creato problemi: “Non abbiamo segnalazioni al momento di mancata volontà” precisa Mario Andrenacci, che della D’Ignazi è vicepreside. “I docenti sanno che devono avere il vaccino o il tampone o avere avuto il Covid entro sei mesi. Indicazione chiara, per ora tutto tranquillo con il qrcode scansionato. Abbiamo dei collaboratori scolastici che si occupano del controllo”.

Quali difficoltà o differenze si aspetta passando dall’Isc alle Superiori? La preside no ha dubbi: “Di certo il rapporto con le famiglie sarà differente. In un Isc hanno bisogno di rassicurazioni, soprattutto il primo anno. Molto tempo del dirigente alle Superiori, invece, è dedicato alla progettualità, a valutare i migliori percorsi di studio”.

Un compito che sa di manager. Ma su questo la D’Ignazi è tranchant: “La priorità ce l’hanno sempre i ragazzi, la formazione della persona. L’aspetto pedagogico deve restare al centro, poi c’è la macchina, è chiaro che l’organizzazione ha il suo peso”. Una sfida è anche quella contro la dispersione scolastica, con la nascita di scuole serali. “Parliamo che mancano figure al mercato, dobbiamo formarli. Un esempio è quello degli operatori socio sanitari che escono pronti e la crescita di domande ne è la prova”.

Non teme le sfide la neo preside, del resto l’esperienza non le manca e non è il gestire 16enni o under 14 che la può preoccupare. “Spero che cresca anche la rete con gli altri dirigenti provinciali. Con molti abbiamo fatto il concorso nel 2007. Standardizzare le procedure è una sfida, ci garantirebbero anche a livello di responsabilità”.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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