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Il piano Marshall della Provincia: 30 milioni di euro per le scuole fermane

3 Giugno 2020

FERMO – La Provincia e le scuole. Un mondo fatto di investimenti e progetti. Alcuni partiti, altri in fase di avanzamento, altri nel cassetto del ‘chi vivrà vedrà’. La presidente Moira Canigola si presenta con una serie di slide: “Trenta milioni di investimenti per i 27 edifici scolastici gestiti dalla Provincia: un’operazione mai messa in campo con questi numeri”.

Finanziamenti che hanno genesi diverse. Cantieri non tutti visibili “ma solo perché i procedimenti amministrativi sono complessi e lunghi. Ma grazie al personale, anche se siamo pochi, avanziamo” prosegue la presidente affiancata dal dirigente Pignoloni e dal funzionario Vallasciani. “Una attività complessa per le nostre scuole che sono già sicure, ma che andremo a migliorare. Per le nuove norme servirebbe sempre di più, ma non è in discussione l’agibilità”. I lavori in programma per la maggior parte hanno durata superiore all’anno. “Non esistono contenitori jolly per gestire spazi, l’emergenza triennio ci ha fatto spostare parte del Montani qui nel palazzo della Provincia. Per cui chiaro che dovremo conciliare lezioni e cantieri”.

TETTI SCUOLE

Fondi della Protezione Civile acquisiti dopo il crollo del tetto del Montani: 3,9 milioni di euro per cinque edifici scolastici. I tempi di azione li spiega Vallasciani: “Il Convitto Montani e il liceo artistico di Porto San Giorgio sono nell’imminente avvio dei lavori. Per il Triennio del Montani nelle prossime settimane si indirà la gara. Mentre sono ancora in fase di progettazione il Tarantelli e l’Annibal Caro”. 

Tempi lunghi a causa delle procedure delle gare, che sono tutte suscettibili di ricorso, il che significa blocchi di almeno 35 giorni dopo le assegnazioni. “Più la soglia è alta e più è complessa la valutazione e i tempi id svolgimento dell’esame sono complessi. Tra l’altro la fase Covid ha fermato studi e cantieri”. Per il Triennio, sotto sequestro, per i lavori ci sarà lo sblocco da parte della Procura: “Noi vogliamo migliorarlo in tutto”. Per i tempi, la gara per il Triennio si spera di indirla entro l’autunno. “Per i lavori in parenza i problemi sono legati anche al sommarsi di una ripartenza dei cantieri sospesi per ogni ditta, che quindi si trovano intasate e questo potrebbe cambiare i termini di alcuni contratti” precisa Pignoloni.

FONDI POST SISMA

Tre progetti per 16,7 milioni: l’Itc di Amandola, il Triennio Montani e il nuovo liceo Classico per 7,3milioni. “Siamo in fase di progettazione”. Mentre sono ormai vicini al termine, si spera entro l’estate, i lavori per i nuovi laboratori del Montani vicino alla provincia. “Rispetto agli importi assegnati, ci siamo accorti che mancavano risorse. Per cui siamo passati da 1,9 milioni a 2,2 per Amandola attraverso nuove progettazioni, molto innovative per l’adeguamento sismico. I tempi si sono allungati, ma siamo riusciti a dimostrare la necessità di maggiori lavori. E così per il triennio con 700mila euro in più. E poi l’Annibal Caro che aveva contestato il primo progetto, per cui abbiamo aumentato gli spazi e ottenuti nuovi fondi”.

ADEGUAMENTO ANTINCENDIO

Interventi per 350mila euro, cinque scuole con interventi già partiti, tranne che al triennio.

ADEGUAMENTI SISMICI

Ci sono 7,7milioni di euro per altri interventi: “1,5milion per l’adeguamento sismico dello Scientifico, non più rinviabile”. Per il Conservatorio si va in gara per le coperture. Stiamo terminando il progetto del padiglione della Meccanica del Montani”. Finanziamento straordinario di 5milioni sempre per il convitto, via Miur, per l’adeguamento sismico. “Tra un intervento e l’altro, tra un bando e l’altro, abbiamo lavorato ai progetti preliminari che ci hanno permesso di intercettare i fondi. Fondamentale l’aiuto anche della squadra sisma che abbiamo avuto a supporto in questi anni”. In questo capitolo rientrano anche 390mila euro per il campo da calcetto, che va ristrutturato, e la struttura polivalente, da costruire, del Carlo Urbani. E i 65mila euro per il progetto che servirà ad ampliare il Medi di Montegiorgio, in previsione di nuove classi di Agraria, con la sopraelevazione: “Ma per questo serve un milione di euro che cercheremo di ottenere da fondi regionali grazie alla progettazione già avanzata”.

MESSA IN SICUREZZA

Progetti per 1,3 milioni. Si va dai 460mila euro del Tarantelli di via Prati, che sarà demolito, ricostruito e sopraelevato, ai 244mila del Carducci fino ai 400mila per il Montani. “Si parla anche di messa in sicurezza sismica. I progetti preliminari che abbiamo realizzato hanno scalato posizioni e siamo riusciti a ottenere questi finanziamenti per affidare i progetti definitivi. Questa è la base per accedere poi ai finanziamenti necessari: è una programmazione che resta e ci fa partire in vantaggio”.

VERIFICHE DI VULNERABILITA’

Il Miur ha fornito i primi 373milaa euro. “Impensabile altrimenti agire con risorse proprie. Dopo aver effettuato i primi studi, speriamo di avere il riconoscimento delle risorse mancanti. Alcune le abbiamo anticipate grazie ad altri progetti riconosciuti. La scelta è stata di muoversi su più misure, alcune che si sovrappongono, in modo da ottenere il prima possibile le risorse”.

INDAGINI SOLAI

Hanno interessato nove istituti, con diecimila euro a scuola. “Entro giugno partono i controlli in particolare dove ci sono strutture lignee. La vulnerabilità ha fatto saggi a campione, per progettare in maniera definitiva servono anche questi studi per dare ancora maggiore documentazione a chi dovrà eseguire i definitivi e poi i lavori” riprendono gli ingegneri.

LAVORI E MUTUI

Trecentomila euro di risorse interne per lavori ad Amandola, al Pergolesi, al Carducci (sostituzione infissi in un piano) e alla sede della Meccanica “in modo da renderlo separato dal convitto”.

SCUOLA A SETTEMBRE

Non ci sono ancora linee guida. “Complesso immaginare riorganizzazione degli spazi interne, salvo l’uso delle aule più grandi che sono divisibili. Impensabile però un distanziamento fisico se non tramite turni”.

@raffaelevitali

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