FERMO – Il piano per rilanciare l’aeroporto delle Marche e riuscire a connetterlo ai principali scali italiani è riuscito. "L'approvazione in legge di Bilancio dell'emendamento sulla continuità territoriale per gli aeroporti di Ancona e Trieste è il risultato di un lungo e fruttuoso lavoro di mediazione, condiviso da tutte le forze politiche, in Parlamento e al livello locale, cui hanno partecipato anche i presidenti delle regioni Marche e Friuli Venezia Giulia" spiega l’onorevole Mauro Coltorti (M5S), presidente della Commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato.
"La norma, sostenuta e co-firmata, oltre che da molti colleghi del gruppo M5S, anche da Pd, Lega e FdI, autorizza una spesa di 6 milioni di euro totali per l'anno 2022 a compensazione degli oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per gli aeroporti di Ancona e Trieste, e un co-finanziamento pari a 3 milioni dalla Regione Friuli Venezia Giulia, e di 3 milioni e 177mila euro dalla regione Marche" aggiunge.
"Sostenere l'economia e l'accessibilità della regione costituisce una leva economica fondamentale per lo sviluppo non solo delle Marche ma anche di tutte le regioni limitrofe, quindi dell'intera Italia centrale. Possiamo dunque affermare che, se queste aree considerate periferiche fino a ieri, domani potranno essere agevolmente collegate al resto del Paese e alle principali destinazioni internazionali, con tutte le ricadute positive per il territorio, sarà una vittoria di tutti. Questo è a mio avviso il modus operandi che dovrebbe orientare l'azione di ogni politico" conclude Coltorti.
E ora? L’Ad dell’aeroporto, Carmine Bassetti, non ha dubbi: collegheremo la regione con Milano, chiaramente Linate, Fiumicino e Napoli. L’impatto socio economico sulle Marche sta davvero per arrivare.
Raffaele Vitali