PORTO SANT’ELPIDIO – Che sia la volta buona? E ne parla da anni, ci hanno speso fiumi di parola l’ex sindaco Nazareno Franchellucci e l’allora direttore dell’Asur Licio Livini. E poi assemblee dei sindaci, riunioni, accordi, accelerazioni e brusche frenate: sta di fatto che il Serd o Sert alla fine non è mai andato via dalla sua sede a due passi dalla Casa del Volontariato di Porto Sant’Elpidio.
Ora, la nuova speranza che il sindaco Massimiliano Ciarpella dà alla città. perché il problema non è il servizio, ma il luogo in cui è collocato. “L’Ast sta ragionando sullo spostamento a fermo, anche in prospettiva nuovo ospedale”. Quindi, di nuovo un impegno, ma nessuna certezza perché l’Ast deve prima individuare i locali e poi ovviamente avere l’ok dell’amministrazione Calcinaro.
Ma che ci sia determinazione lo dice il piano che Ciarpella, insieme con il consigliere medico Malcangi, ha già in mente: “Gli spazi di circa 270 metri quadrati, che attualmente ospitano il servizio a Porto Sant’Elpidio e che si andranno a liberare, saranno destinati al potenziamento del distretto sanitario, tenendo anche conto della volontà di destinare spazi ad un polo dei medici di medicina generale. È stata effettuata una ricognizione sui lavori necessari per ottimizzare i locali: serviranno in linea di massima interventi leggeri, di finitura ed adeguamento degli impianti, non serviranno opere strutturali di particolare entità”.
Non resta che attendere, il piano c’è, la volontà pure, ma quella è l’unica cosa che no è mai mancata negli anni. All’incontro erano presenti anche il consigliere regionale Andrea Putzu e i vertici dell’Ast, dal direttore amministrativo Carelli a quello sanitario Bianchi, poi il direttore del Dipartimento prevenzione Giuseppe Ciarrocchi e del Distretto sanitario, Diego Illuminati, il dirigente area tecnica Alberto Franca e il dirigente del rischio clinico Andrea Vesprini.
“Il direttore Gentili – conclude Ciarpella ha mostrato grande interesse e l fatto che abbia coinvolto tutte le figure apicali dell’Ast dimostra che l’idea di usare quegli spazi per altri servizi è vincente”.