di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – Impegno, sacrifici, lavoro e poi il tappo dello spumante che salta e la gioia riempie l’aria. Ecco Nomad, il ‘nuovo’ chalet sul lungomare di Porto San Giorgio. Parlare di quattro giovani che hanno deciso di investire un pezzo del loro futuro, tra finanziamenti e contratti, significa parlare di una città che ha voglia di crescere, di coinvolgere nuove risorse, di cogliere la sfida del turismo.
Nomad è uno dei locali che stanno animando la primavera sangiorgese. Un susseguirsi di inaugurazioni, che siano ristoranti, locali, parrucchiere e o negozi di vestiti, che dimostra quando Porto San Giorgio possa essere un riferimento.
Nomad ha nel quartetto che lo guida il suo valore aggiunto: Marco, Paola, Marco e Chiara. Ognuno ha un compito. “Nomad non significa solo movimento fisico, è anche una questione di pensiero, di riflessione, è vivere con il sole davanti agli occhi” spiegano. Quel sole che dal mattino alle 6 fino a tarda sera accompagnerà chi sceglierà lo chalet che ha preso il posto della storica Spiaggetta.
Serve un nuovo posto? La risposta è nell’inaugurazione, un mix di ragazzi e adulti, un interesse generale. Con la chicca di Nikita, lo ‘chef’ di Porto San Giorgio che non è voluto mancare. Per lui, tra un paio di settimane si apriranno le porte della sua Arcade, nella nuova location fronte mare. Il modo di pensare del cuoco russo diventato fermano è quello che serve a questo territorio: più offerte di qualità c’è, più possibilità avrà ogni attività. Non c’è concorrenza, ma stimolo. Che arriverà anche da Opera, la terza gamba del mondo di Ferracuti e Abou Zaki.
È il pensiero fluido di Nomad, quello che non blocca nessuno in un posto, ma spinge a provare, sperimentare uno yogurt con frutta fresca come una lezione di yoga all’alba con i piedi sulla sabbia (nelle foto il sindaco Loira e l’assessore Vesprini all’inaugurazione).