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Il Pd fallisce la spallata, Acquaroli 'dimentica' il caso Atim e si tiene i comuni più grandi delle Marche

24 Giugno 2024

FERMO - La settimana si era chiusa amaramente per il governatore Francesco Acquaroli. La vicenda Atim ne stava segnando il futuro. Una polemica politica d’alto livello che solo il voto nei tre comuni marchigiani al ballottaggio poteva spegnere.

Il direttore generale Marco Bruschini, tra due settimane lascerà le Marche, interrompendo il suo compito alla guida della società che deve promuovere l’immagine delle Marche nel mondo, per approdare al ministero della Sovranità alimentare.

Un lavoro interrotto, segnato da passi falsi, come l’accordo commerciale con Aeroitalia, ma anche da una ripresa di rapporti con realtà come Francia e Inghilterra che stavano dando i loro frutti, almeno parlando con gli imprenditori marchigiani di Londra e Parigi. Si vedrà ora cosa deciderà di fare il governatore, pressato dalla minoranza per l’eliminazione dell’Atim, dal consigliere Dem Cesetti in testa, ma impossibilitato a farlo per non dire ‘avevo sbagliato’. Non sarà facile sostituire una figure dal curriculum d’alto livello, sui risultati il giudizio è più politico che altro, come Bruschini.

Ricci e il sindaco di Pesaro Biancani, unico capoluogo di centrosinitra

Tornando al voto, il centrosinistra sognava la spallata e invece torna a casa con uno 0 in casella. Pur per pochi voti. Non è un caso che Matteo Ricci la prenda lontana e parta commentando i risultati nazionali prima di esprimere la sua delusione: “C'è ancora molta strada da fare, questo risultato non deve fermarci: è sempre più urgente lavorare alla costruzione di un'alternativa a questa giunta regionale fallimentare. A livello nazionale Bari, Firenze, Perugia attestano vittorie nette per il centrosinistra. Sono chiare indicazioni: i cittadini hanno dato una risposta secca alle politiche inefficaci della destra al governo e al folle progetto dell'autonomia differenziata”.

Niente spallata ad Acquaroli, quindi. E lo ricorda a tutti il presidente stesso: "Mi voglio complimentare con i nuovi sindaci di Recanati, Osimo e Urbino (diventata co-capoluogo), Emanuele Pepa, Francesco Pirani e Maurizio Gambini, che si aggiungono a quelli di Ascoli Piceno, Fano, Potenza Picena, Cingoli, Pergola, Monte Urano e di tutti altri Comuni dove si è votato due settimane fa. Un risultato importante e significativo che ci dà ancora più forza per continuare a cambiare la nostra regione".

Stessa linea di pensiero per il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Baldelli: “La riscossa di Ricci si è già infranta di fronte ai risultati dei ballottaggi, che segnano un secco tre a zero per il centrodestra”.

Prova ad addolcire il ko la segretaria Dem Chantal Bomprezzi: “L'alleanza totale della destra, facendo sponda sulla Regione, gli ha permesso di sorpassarci al fotofinish. Erano tre sfide difficili e per questo ringrazio i nostri candidati Glorio, Bravi e Scaramucci e le loro squadre per il grande lavoro svolto. Queste elezioni - prosegue - ci dimostrano che vinciamo dove andiamo uniti. Vinciamo dove il buon governo e l'unità ci permettono di essere competitivi. Per questo dobbiamo insistere su alleanze ampie, costruendo un grande centro-sinistra che arrivi fino alle forze più moderate".

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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