FERMO – La notizia è che il Partito Democratico di Fermo sta provando a rialzare la testa nel capoluogo. In due modi: il primo è candidando Maria Teresa Illuminati alla regione Marche; il secondo è costruendo una coalizione orientata a sinistra con l’avvocato Renzo Interlenghi come candidato sindaco.
A guidare le operazioni c’è il segretario Paolo Nicolai, che dovrebbe poi essere in lista alle comunali. “La Illuminati è una candidatura forte, il partito cittadino deve avere rilevanza, ma per farlo serviva la persona giusta”. L’obiettivo di Nicolai è guidare una campagna elettorale che passi dalle amministrative alle regionali col Pd protagonista. “Per il Comune siamo riusciti a trovare una figura che rappresenti un territorio, non solo una città. Fermo è un capoluogo e deve avere alla guida chi crede di poter andare oltre il proprio confine. E questa persona è Renzo Interlenghi”.
Lo stesso ragionamento vale per la Illuminati: “È la candidata di Fermo, ma in realtà sarà il volto di un territorio. Maria Teresa Illuminati ha le capacità anche manageriali, di interazione e di cultura, è docente alla laurea in Infermieristica. Un carattere combattivo, crea entusiasmo all’interno del partito e si è messa a disposizione del territorio tutto. È anche un riferimento non solo per il mondo sanitario. È una militante vera, da tempo”.
E la Illuminati è pronta a dimostrarlo, intanto con le parole. Parla molto, oltre mezz’ora, si presenta, si racconta e poi entra nel merito delle questioni. Racconta il suo cursus honorum, fatto di master e lezioni, oltre al lavoro quotidiano in corsia. Venendo dalla Cardiologia, non ha dubbi: Fermo deve avere Emodinamica. Sarà contento il consigliere Catalini, che da tempo perora questa causa in consiglio, combattendo contro i mulini a vento dei numeri regionali, visto che per il sistema il Murri non ne ha diritto per questione di numero di interventi. “Ogni minuto di ritardo decide della vita e della morte. Ci dobbiamo giocare tutto il nostro impegno” sottolinea subito la candidata.
Che poi aggiunge: “Voglio mettermi a disposizione dei cittadini, l’ascolto. Credo sia necessario metterci la faccia e le istanze dei cittadini diventeranno proposte concreto, dobbiamo partire da quello che non va. Le scelte hanno portato a tagli in settori importanti come sanità ricerca scuola innovazione, noi abbiamo pagato tanto. Dobbiamo ripartire dagli investimenti su questi settori fondamentali, l’università, la formazione, il bisogno di salute delle persone che ha bisogno di programmi e risposte sul territorio e servizi adeguati al bisogno”. Per riuscirci è aperta alle forze politiche, civiche e d’area. “
Insomma, il Pd ci prova, ma non da solo. “Se penso al nome di Interlenghi, sono stupito che ci siano forze ancora indecise che pensano di andare da sole (Buondonno e rossi, ndr). Lui è inclusivo. A Fermo stiamo ricostruendo il campo con umiltà ma anche con determinazione, il dialogo serve a tutti. Noi dobbiamo attivare questo schema e però ci devono essere condizioni di apertura. Vedo un buon entusiasmo su un ragionamento di questo tipo. Noi andiamo oltre e guardiamo alla città, molte cose a fermo sono state fatte proprio grazie alle politiche di centro sinistra, terminal bando periferie”.
L’importante, per Nicolai, è essere seri e non raccontare favole. Come quelle in corso sula viabilità e l’autostrada: “La terza corsia va fatta, quello che accade in a 14 è frutto di scelte passate sbagliate (il riferimento è aa Saturnino Di Ruscio, ndr). Stiamo lavorando su questo, il sì è chiaro e netto con le opere compensative opportune anche su Porto San Giorgio che avrà l’impatto maggiore.
Non si può ricominciare con la storia dell’arretramento dell’autostrada, con forte impatto sulle colline e con risorse e tempi infiniti. Si deve lavorare per 3 corsia. Tutta la politica deve impegnarsi per risolvere questo problema. Imbarazzante stare luglio e agosto in questa situazione sulle strade. I problemi devono essere risolti, in una regione che è stata colpita dal sisma e dal Covid. Bisogna svegliarsi”.
r.vit.