FERMO - Sabato 6 agosto il Parco compie 29 anni. È un compleanno che potrebbe sembrare poco significativo, ma, in realtà, è quello che prelude al trentesimo anniversario della istituzione dell'ente, avvenuta nel 1993. Ventinove anni di progetti, iniziative, attività di ricerca e autorizzative, collaborazioni con le altre istituzioni del territorio, tutto con il medesimo obiettivo: tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio ambientale dell'area protetta che ha il suo fulcro nella catena dei Monti Sibillini.
Un compleanno è un momento di bilanci. Il nostro è un Parco giovane, eppure ha saputo guadagnarsi un ruolo da protagonista nelle politiche di gestione del territorio, lavorando in sinergia con gli altri enti, a partire dai Comuni. Ha dovuto affrontare criticità forti come il terremoto, la crisi idrica e più in generale il cambiamento climatico, emergenze purtroppo ancora in atto e che proprio nel Parco trovano un interlocutore fondamentale vocato a mediare tra esigenze delle comunità che vivono i Sibillini e esigenze di salvaguardia dell'ecosistema.
Eppure, se siamo quello che siamo, se cioè il Parco ha saputo garantire in questi 29 anni un equilibrio tra uomo e natura, ciò è soprattutto il frutto di una convivenza plurisecolare che ha portato ad un sistema di scambio con reciproci vantaggi tra comunità e ambiente. Oggi più che mai parole come biodiversità, emergenza idrica, cambiamento climatico, ma anche nuove tendenze turistiche nella fruizione del territorio e maggiore consapevolezza del valore intrinseco di queste terre a cominciare da chi le abita e vi lavora, rendono appieno l'importanza del Parco come laboratorio in cui si costruiscono le basi per un futuro che dovrà sempre più considerare l'ambiente come risorsa fondamentale e non come problema.
Allora, buon compleanno Parco, in attesa di un anniversario, il trentesimo, che verrà sicuramente celebrato con iniziative ad hoc, proprio per dare rilevanza ad una storia giovane, ma già pregna di significato.