MONTE URANO – Nuova vita per il parco Alex Langer di Monte Urano. Il presidente Luca Ceriscioli, a nove giorni dalla fine del mandato, passeggia tra gli alberi. “Un parco nato nel 1998, è lungo un chilometro e mezzo con tipicità arboree locali e la piantumazione di qualche specie che si era persa nel tempo” spiega la sindaca Moira Canigola.
Un parco vissuto, in particolare in primavera con la festa del 25 Aprile. Un sentiero è dedicato a Ken De Sousa, prigioniero inglese che venne imprigionato nel campo di concentramento tra Fermo e Monte Urano e salvato da alcune famiglie monturanesi prima di raggiungere Porto San Giorgio lungo il fiume e imbarcarsi per la Gran Bretagna.
La sindaca ha nel suo mandato il rilancio del parco “perché è una risorsa per i cittadini, ma anche dal punto di vista turistico”. Da qui il miglioramento dell’arredo urbano. Tre grandi bracieri, un’area pic-nic con tavoli, un’area fitness, fontanelle e sono previsti i lavori per collegare acqua ed elettricità.
Ruolo chiave lo ha avuto la regione Marche con fondi destinati alle aree verdi sul territorio: un primo finanziamento di 20mila euro, conferma il consigliere regionale Francesco Giacinti, un altro di pari somma in arrivo. Il parco è entrato anche all’interno del percorso della ciclabile che collegherà il tratto lungo il mare con l’interno. “Nel mentre un’associazione ha realizzato in maniera volontaria una pista per ciclocross lungo il fiume. 5 chilometri che arrivano fino al ponte sul Tenna per collegarsi con altri sentieri che poi vanno verso i Sibillini”.
Un inizio per far sì che il parco diventi sempre più accogliente. “Pensiamo anche a un piccolo chiosco per la somministrazione per dare un ulteriore servizio”. Monte Urano ha da anni in Giacinti il riferimento dentro il palazzo della Regione: “Ceriscioli è un presidente che ha saputo interpretare il ruolo di guida politica in un quinquennio. Tra le tante cose, il progetto della ciclovia Adriatica su cui il presidente ha investito, puntando su Nibali e le sue pedalate tra storia e gastronomia. Un progetto che passerà dentro questo parco”.
Nel pieno della crisi economica, che sarà aggravata dal Covid, ma alla vigilia di una occasione straordinaria: il Recovery Fund. “Speriamo di poterle investire noi per dare una svolta alla Regione”. Uno degli ultimi ‘atti’ che chiuderà è quello del recupero del territorio insieme al Consorzio di Bonifica. “Progetti di più livelli, dalle ciclovie ai parchi fluviali. La mobilità sostenibile poi porta un adeguamento della realtà, migliorando la qualità del paesaggio e delle attrezzature”.
Tra l’altro le ciclovie sono già finanziate per il 50% e il recovery fund ha all’interno anche questo mondo. “Siamo qui, un inizio. Ma – prosegue la Canigola – sono pronte anche interviste comunali. Abbiamo già inserito una rampa in cemento all’ingresso per permettere l’accesso anche ai diversamente abili. In prospettiva bagni e videosorveglianza”.
Le idee non mancano: i bracieri sono una risposta alle tante famiglie che vengono per pranzo e accendono fuochi, in realtà vietati. C’è chi ha chiesto di poter organizzare attività per i piccoli. “E in prospettiva, le scuole avranno un’area verde fondamentale in questo tempo di ricerca di grandi spazi” conclude la sindaca incassando il plauso del presidente in uscita.
r.vit.