FERMO – Un pacemaker senza fili è stato impiantato su un paziente del reparto di cardiologia del Murri. È il primo, posizionato direttamente dentro al cuore, è dotato di una batteria che dura 15 anni.
Cresce quindi il reparto, come chiesto dopo la sua firma dalla primaria Maria Vittoria Paci che ha avuto la collaborazione del professor Antonio Dello Russo dell’azienda ospedaliera di Ancona.
“Cardiologia – commenta il direttore generale Ast Fermo, Roberto Grinta - è un reparto che continua a crescere, al passo con le nuove frontiere medico-specialistiche e con le richieste dell'utenza”.
Se arrivano tecnologie è anche perché la regione sta investendo sul Murri, lo ricorda a tutti l’assessore Filippo Saltamartini: “Una risposta concreta alle esigenze di salute dei marchigiani. Grazie alla nostra Giunta le eccellenze non sono più accentrate solo in pochi territori, ma sono diffuse in ogni provincia".
Nel dettaglio dell’operazione entra la primaria, prima spiegando la tecnologia: “L’Aveir Vr è indicato per il trattamento di pazienti con bradiritmie cardiache. Differentemente dai pacemaker tradizionali che vengono impiantati in una tasca sottocutanea pettorale e trasmettono gli impulsi al cuore attraverso dei fili, detti elettrocateteri, questo pacemaker è un dispositivo totalmente intracardiaco quindi invisibile, dal peso di qualche grammo e volume di 1 cc, che viene introdotto attraverso la vena femorale e fissato direttamente all’interno del ventricolo destro”.
Dura 15 anni, poi va sostituito in toto. “La terapia con Pacemaker è consolidata, presente a Fermo da tanti anni con circa 180 pazienti trattati ogni anno, ma esistono casi in cui l’utilizzo di un pacemaker tradizionale non è indicato, per esempio perché il paziente è ad alto rischio infettivo o perché i normali accessi venosi non sono utilizzabili. L’introduzione della tecnologia di Pacemaker “senza fili” detti leadless, risolve queste problematiche e consente di trattare pazienti selezionati con una soluzione estremamente innovativa, adatta anche ai più giovani, vista la longevità della batteria”.
L’operazione è durata un’ora e ha coinvolto il team della Paci guidato da Alessandro Marziali e l’equipe si Aritmologia di Ancona. “Questa collaborazione dura da oltre un anno e ci permette di fornire piena assistenza ai pazienti fermani, senza doverli trasferire ad Ancona, accrescendo l’esperienza del team interno”.