SANT’ELPIDIO A MARE – Il nuovo ponte di Casette d’Ete si farà. Ci sono i soldi, c’è la volontà politica, c’è il progetto. E pure i tempi: sarà percorribile già da fine ottobre. “Sarà una vera opera d’arte”.
E questo, ricorda il sindaco Alessio Pignotti affiancato dalla sua Giunta, grazie all’impegno della Regione. Che a Sant’Elpidio schiera l’assessore Stefano Aguzzi e la consigliera Jessica Marcozzi. Un percorso iniziato con l’ex sindaco Alessio Terrenzi e l’allora assessore Norberto Clementi e che Pignotti concretizza. “Di solito è la politica che vuole accelerare, questa volta invece il pressing è arrivato dal Genio civile, con il dottor Marzialetti”.
Mentre si parla di nuovo ponte, non si può fare a meno di ricordare quello cha accadde nel 2011: “Il tempo no tornerà indietro, non potremo ridare la vita a chi l’ha persa, ma finalmente diamo risposta in termini di sicurezza. E per questo saluto anche Alessandro Mezzanotte, allora sindaco che fu segnato da quelle vicende” prosegue Pignotti.
“Ero assessore quando accadde la tragedia, poi da sindaco, nel 2012, abbiamo creato un tavolo con tutti i comuni in cui scorre l’Ete Morto. Il fiume è stato sempre al centro delle nostre attività: tanti gli incontri anche in Regione nei miei dieci anni da primo cittadino. Fino ad arrivare all’agosto 2021 quando è arrivata la telefonata dall’ingegner Marzialetti che mi annunciava la Vas, in cui era stato studiato anche il comportamento del torrente in tempo di piena. Divenne evidente che una criticità era il ponte di Casette d’Ete” aggiunge Alessio Terrenzi.
La prima volta di Aguzzi a Sant’Elpidio è importante: “Il tempo è passato, ma questa volta ci siamo. Quando a novembre stavamo ragionando su come impiegare 25 milioni del Pnrr contro il dissesto idrogeologico e in difesa della costa. Era da poco passata l’emergenza di Senigallia, mi hanno parlato di quanto era accaduto a Casette d’Ete. Non conoscevo la storia, confrontandomi con il Genio civile e la Protezione civile è emersa la necessità di intervenire sul ponte. E così abbiamo stanziato tre milioni con l’autorizzazione avuta a fine anno da Roma che ci permette di agire”.
Dalle parole di Aguzzi emerge come la volontà politica possa accorciare tempi di solito biblici. Il Genio civile ha redatto un progetto definitivo, che sarà a breve esecutivo. I tempi sono molto stretti: “Bisogna andare in gara d’appalto entro magio. Mettere in sicurezza il fiume, oltre che realizzare il nuovo ponte è l’obiettivo. Infatti – prosegue l’assessore - toglieremo i vecchi piloni, andando a risolvere i problemi idrogeologici”.
Per farlo, hanno scelto una modalità costosa ma veloce. “Chiuderemo il tragitto solo per un paio di settimane” ribadisce Aguzzi che ringrazia per il pressing la consigliera Marcozzi, presente alla presentazione insieme con il collega Andrea Putzu.
La Provincia, come il Comune, incassa l’opera: “Ricordo la chiamata di Pignoloni, dirigente della provincia, quando è arrivata la comunicazione. Noi – precisa il presidente Michele Ortenzi - abbiamo la competenza di ponti e viadotti, ma non abbiamo fondi per questi interventi. Siamo costantemente attenzionati dal livello dei fiumi. Come c’è il sospetto che qualcosa possa accadere ci muoviamo”.
L’intervento è frutto di uno studio specifico del Genio civile volto a risolvere una serie di problematiche. “Abbiamo capito che non serviva una semplice manutenzione delle sezioni e la rimozione degli alberi, il problema è per alcuni ponti dell’Ete morto l’attraversamento di ponti. Quello autostradale era praticamente chiuso, funzionava una canna sola. Quello comunale Squadroni che ha molte problematiche, questo i Casette andava rifatto” precisa il responsabile del Genio civile.
Il nuovo ponte sarà ad arco superiore e a una campata. Ma quanto costa fare un ponte, si sono chiesti. “Ne abbiamo fatti quattro ultimamente. In media sono costati finiti circa 3mila euro al metro quadro. Questo costa di più, 5300 al metro quadro, un po’ per le materie prime, ma soprattutto per la scelta progettuale”.
Sarà completamente in acciaio e questo ci permetterà di costruito da una parte e poi posizionarlo sopra le nuove basi. “I lavori saranno terminati entro il 15 ottobre 2023. Un ponte ad arco con due passerelle ai lati per pedoni e biciclette. Il nostro obiettivo era realizzarlo senza interrompere il traffico. Quando il ponte metallico sarà finito - prosegue Marzialetti - lo appoggeremo una volta distrutto quello vecchio e per fare questo basteranno 15 giorni di chiusura. Fin a quel momento, solo durante la realizzazione dei nuovi piloni si procederà a senso alternato, garantendo così una corsia”.
Se poi si troveranno altre risorse, verrà realizzata anche una pista ciclabile lungo l’argine sinistro del fiume.