MONTEGRANARO – Il basket è un sport senza certezze. Arrivi a 20 secondi dalla fine e sei sopra id due punti. Un coach decide di fare fallo un altro di difendere. Di certo, nessuno vorrebbe che il miglior giocatore in campo si ritrova libero sulla riga da tre punti, nel punto preferito da tutti i tiratori, il centro. E ovviamente, perché la Sutor quest’anno non deve poter gioire anche quando merita, Simon Anumba segna.
Finisce così, con le tigri di Cesena che saltellano in mezzo al campo, quasi increduli (69-70). Perché pochi secondi prima Montanari, grande prova la sua, aveva siglato il sorpasso con una penetrazione conclusa di sinistro dopo cambio mano in aria. Sembrava la fotografia di un successo, ma il time out ha permesso a Tassinari di disegnare un gioco che i suoi hanno eseguito alla perfezione.
Amarezza, delusione, rammarico e quella sensazione di ‘non vinceremo mai quest’anno’ che continua ad aleggiare entro la Bombonera. Possibile? continuare a scrivere di una squadra che si impegna, che gioca a tratti anche bene, ma poi perde è difficile. Il finale stava andando come sperato, dalla tripla di Masciarelli in poi (65-65). Solo che Cesena ha Anumba, uno che se quel tiro da tre messo alla fine lo affina un po’, vola dritto in serie A.
Alla Sutor non resta che continuare a ‘godere’ delle sfortune altrui. Con Giulianova che perde sula sirena con Imola e altrettanto fa Civitanova a Senigallia. Risultati che dimostrano che nessuna delle ultime è rassegnata. Solo che i gialloblù, dopo la pausa per la coppa Italia che si gioca il prossimo fine settimana a Roseto, saranno di scena a Rieti, contro la Real Sebastiani di Alex Finelli.
Cagnazzo deve riflettere molto. I suoi pivot son stai i grandi assenti del match. Crespi ha preso un tiro in trenta minuti. Sue le responsabilità, ma se non gli si dà la palla neppure quando è marcato dal play avversario, è dura.
Diverso il discorso per Botteghi, che ha fatto anche cose preziose, ma ha rifiutato troppe conclusioni, finendo per costringere i compagni a tiri affrettati sulla sirena dei 24. Il resto? Korsunov dopo una paio di tiracci, ha infilato due bombe consecutive, Galipò ha dato la scossa, Re più confusione che qualità e Alberti, purtroppo, era nelal sua giornata no fatta di falli e polemiche con gli arbitri.
Applausi, quindi, visto che Cesena ha ambizioni play off, ma senza punti in classifica fanno più male che bene, come gli otto tiri liberi sbagliati dalla Sutor che in gare punto a punto fanno tutta la differenza.
Raffaele Vitali