di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Un’opera strategica per l’Italia, ma anche un’opera che impatta sul territorio. È il nuovo metanodotto della Snam Rete Gas che collegherà Ravenna a Chieti. Per lo più un tragitto che taglia campi, terreni agricoli senza provocare problemi, ma non nel tratto di Porto Sant’Elpidio.
“Non si capisce il perché, ma hanno all’improvviso cambiato il percorso e così ora passerà a poco più di venti metri da casa nostra” sottolineano alcuni elpidiensi che risiedono nella zona di Cretarola. Un’amara scoperta per loro, che in un colpo solo vedono un terreno di proprietà perdere valore, anche se va detto che attualmente è classificato come agricolo, ma soprattutto aumentare la preoccupazione: “Praticamente ce l’abbiamo dentro casa e parliamo di tubi in cui il gas viaggia a pressione altissima, 75 bar”.
L’iter amministrativo nelle Marche è iniziato a fine 2017. Il progetto prevede la costruzione del nuovo gasdotto in sostituzione dell'esistente da Recanati a San Benedetto del Tronto della lunghezza di 76,700 km. “Parliamo di un tubo posizionato a poco più di un metro sotto terra” spiegano i tecnici comunali. E proprio il comune, come il cittadino, non ha avuto voce nella questione.
“L’unico atto è stato quello passato in consiglio comunale a ottobre sulla conformità dell’opera con la destinazione urbanistica. Il passaggio a poco più di 20 metri dalla casa non dà al Comune la possibilità di dichiararla non conforme, perché devono esserci almeno 17 metri” spiga il vicesindaco Daniele Stacchietti.
L’anomalia è che il tragitto è cambiato in corsa, altrimenti non sarebbe mai passato vicino all’abitazione di alcuni privati. “Comprendo la posizione del cittadino, non abbiamo però potere comunale, quello che ho potuto afre come vicesindaco è mettere al corrente il residente e il suo tecnico delle carte e dei passaggi per poter poi eventualmente reagire nel modo corretto”. Ed è già tutto sul tavolo di un avvocato.
Sta di fatto che il tracciato, che ha rispettato ogni regola, non convince: “In quel tratto non c’è molta logica, anche a livello pratico il gasdotto sarebbe potuto passare in una zona differente, più distante da quelle case. Ma da quanto mi risulta non c’è al momento intenzione a modificarlo da parte del Ministero dell'Ambiente”. La Snam ha variato il progetto nell’estate del 2020. Nulla da fare dal punto di vista pubblico, “ormai è una quesitone di diritto privato” aggiunge Stacchietti.
Per il cittadino non resta che la speranza che la Snam si renda conto che basterebbe spostarsi di qualche metro per evitare ripercussioni su una delle poche case interessate. Anche perché per 50 anni la società ha anche diritto, pagandola, a una servitù di passaggio. “Ma che ci faccio? Il terreno perde valore, la sicurezza delle famiglie è a rischio. Spero ancora che possa cambiare, ma le lettere inviate fino a oggi alla Snam Rete Gas non hanno sortito effetto” concludono i residenti.
@raffaelevitali