di Raffaele Vitali
FERMO – “Adeguatezza e proporzionalità”. Linea rigorista contro linea responsabile. Dopo lunghissime ore di discussione e, come sempre, di cesellatura, il premier Giuseppe Conte appare in televisione e spiega le nuove norme del decreto che per la prima volta danno veri poteri ai sindaci.
“Un provvedimento che ci fa affrontare la nuova ondata di contagi che sta interessano l’intera Europa”. Azioni senza perdite di tempo “per evitare un nuovo lockdown generalizzato che il Paese non può permettersi”. Un dato positivo c’è: un terzo trimestre con una ripresa superiore a Francia, Germania e Spagna.
“Utilizzo della mascherina, distanziamento personale e igiene delle mani” restano le linee guida base. “Siamo più vulnerabili quando incontriamo parenti e amici, occorre massima precauzione, dovremo attendere un po’ di giorni prima di vedere i risultati delle misure. Quindi impegniamoci, facciamo sacrifici in attesa che vaccini e terapie monoclonali siano pronte per tutti” ribadisce il premier. Che si rivolge poi ai diversamente abili: “Saremo vicini ai loro bisogni e alle loro esigenze, dobbiamo impegnaci, situazione critica, ma il Governo c’è. Ognuno deve fare la propria parte”.
LE MISURE
I sindaci potranno disporre la chiusura dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l’acceso solo a chi deve raggiungere abitazioni ed esercizi commerciali. “Le attività di ristorazione, tutte, dai bar alle gelaterie, sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli. Altrimenti è permessa la somministrazione solo fino alle 18. Invece le consegne a domicilio non hanno vincolo di orario e l’asporto fino a mezzanotte”.
Altro punto chiave per i ristoranti: “Al massimo sei persone al tavolo e tutti i ristoratori dovranno affiggere all’esterno il numero massimo di persone ammesse nel locale”. Nessun limite invece per gli autogrill.
SCUOLA
Si continua in presenza. “Per le Superiori – spiega il premier – verranno favorite modalità flessibili di organizzazione dell’attività didattica, congresso degli alunni a appetire dalle 9 e se possibile con turni pomeridiani”. Per le Università piani di didattica differenziati.
SPORT
No a gare e competizioni per l’attività sportiva dilettantistica di base. Saranno consentite in forma individuale e professionistica.
SAGRE
“Sono vietate sagre e fiere locali mentre sono consentite le manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali. Sospesi i congressi”.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Riunioni a distanza, salvo esigenza. “Incrementeremo le modalità per permettere lo smart working”.
PALESTRE e PISCINE
Intenso dialogo, anche con il Cts. “Le notizie sono contrastanti, spesso i protocolli sono rispettati, altre volte no. Daremo una settimana per adeguare i protocolli e verificare il rispetto. Se questo avverrà non ci sarà ragione di spendere le attività. Altrimenti la prossima settimana sospenderemo l’attività sportiva di palestre e piscine”.
SACRIFICI ECONOMICI
Chiaro che ci saranno effetti negativi dalle misure. "C’è l’impegno del governo a ristorarli" (LEGGI GUALTIERI).
IL MES
“E’ un prestito. Si possono coprire spese fatte in cambio di un risparmio di interesse. Usarli significa nuove tasse o deficit. Noi per la sanità abbiamo stanziato 4miliardi per il 2021. E poi ci sono risorse del Recovery Fund da cui prenderemo 9 miliardi. Il Mes non è la panacea”.
I NUMERI
“La strategia – conclude il premier - cambia. All’inizio della pandemia non avevamo attrezzature sufficienti: mascherine, test, posti di terapia intensiva. Abbiamo lavorato: più 34mila unità di sanitari, raddoppiati i posti di terapia intensiva e siamo pronti a distribuire 1600 attrezzature alle Regioni. Da zero mascherine a una produzione di venti milioni al giorno. Siamo tra i pochi Paesi al mondo a distribuirle ogni giorno a ogni studente, oltre a 7milioni di mascherine a ospedali e forze id polizia. Abbiamo distribuito più di un miliardo di Dpi e facciamo 160mila tamponi al giorno, anche se le file di ore sono inaccettabili”.