*Raffaele Vtali
E venne il giorno della scelta più difficile. Piazza piena e scintillante, con il riflesso del ghiaccio che riprende le luminarie o piazza elegante e accogliente con nuovi spazi da usare per divertirsi?
La pista di pattinaggio sul ghiaccio irrompe nel dibattito pubblico. Ma nasconde molto di più la scelta se posizionarla o meno al centro del cuore di Fermo, ma il discorso vale per tanti altri capoluoghi di provincia delle Marche.
Sono settimane, per non dire mesi, che parliamo solo di due argomenti: guerra e caro bollette. Aggiungiamoci il Governo, ma entro un paio di giorni il tema dovrebbe scemare. Resterà invece il raddoppio, almeno, del gas e l’aumento del 60% dell’energia elettrica che già ha dato il benvenuto all’autunno in tante aziende.
I sindaci a fronte di questo, in attesa degli aiuti del Governo, hanno chiesto attenzione. A Fermo si è creata una task force che gira per la città e controlla che tutti le strutture pubbliche abbiano le luci spente. A livello nazionale si parla di abbassare il grado di riscaldamento nelle abitazioni, a prescindere che uno possa permetterselo o meno. C’è chi ha proposto di cancellare l’ora solare. E poi c’è il problema acqua con la Ciip che tra Ascoli e Fermo chiuderà i serbatoi in decine di Comuni durante la notte, perché non piove e le alte temperature peggiorano tutto.
Di fronte a tutto questo, anche se la spesa sarebbe minima, decidere o meno di installare una pista di ghiaccio artificiale cambia tutto. È un messaggio, è il famoso esempio di virtuoso. Non si può continuare a chiedere sacrifici alle persone a livello personale e poi giocare nel pubblico come se nulla fosse.
La pista è bella, lo sanno tutti e tutti hanno sempre riconciato il ruolo di quell’attrazione. Ma il Natale di Fermo è anche altro. È da anni la scelta di un tema portante, è il rendere unico un luogo con manifatture artigianali, con idee che vanno oltre il collettore centrale. C’è tempo per cambiare idea? Certo, solo che servono idee, serve il coraggio di riempire quel vuoto che resterà con altro, serve fidarsi di chi si ha attorno e propone cose diverse.
Serve, che chi amministra la città ragioni come uno dei tanti che se non dà ragione almeno ascolta Greta Thunberg, che da brillante minorenne ha provato ad accendere un faro, di sicuro a led, sul disastro ambientale verso cui stiamo andando. E se proprio non vi piace, uno che dà ragione a Mario Tozzi.
“L’immaginazione è l’unica arma nella guerra contro la realtà” è una delle frasi di ‘Alice nel paese delle meraviglie’ ed è quella che deve avere il sindaco Calcinaro, e il suo staff, che potrà così andare a testa alta di fronte ai primi cittadini di Pesaro, che parla tanto di caro bollettee e paura del domani in tv, Ascoli e Macerata vantandosi della sua città di maturi gretini che a Fermo vivranno senza pattinare, ma con il naso all’insù per ammirarne la magia del suo Natale.
*direttore www.laprovinciadifermo.com