FERMO – Mentre in Ancona andava in scena la protesta in Consiglio regionale con tanto di striscione ‘La genitorialità è una scelta, l'aborto è un diritto’, a Fermo dall’Ast veniva comunicata una novità quasi rivoluzionaria.
“si può praticare l'interruzione volontaria di gravidanza. Da alcune settimane, infatti, all'ospedale Murri è presente anche un medico non obiettore. Può dunque trovare seguito il dispositivo previsto dalla Legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza” comunica Roberto Grinta, direttore dell’Ast.
Verrà finalmente applicata la legge 194, che è al centro di grandi polemiche per la volontà del Governo di garantire “la presenza delle associazioni cosiddette 'pro-vita’ nei consultori. Al Murri di Fermo, da anni e anni, era impossibile abortire. “Anche se – ricorda in una nota l’Ast – è sempre stato garantito il percorso assistito rivolto alle donne gravide che volessero ricorrere all'Ivg: sono sempre state effettuate e fornite presa in carico e assistenza alle pazienti prima del reindirizzamento verso Macerata, solitamente”.
Oggi non ci sarà più bisogno di viaggi, spostamenti e quindi situazioni che complicano la vita della donna, già di per sé complessa in quei momenti.
“Come Ast – conclude Grinta - nel 2018 abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa per applicare la legge. La rete di assistenza alle donne gravide ha visto coinvolto anche il Consultorio per assistenza psicologica e per la miglior accoglienza possibile alle pazienti, dunque la legge è sempre stata applicata correttamente, con la messa a disposizione delle donne gravide di qualsiasi supporto, servizio e strumento in forze all'azienda sanitaria fermana”.