ANCONA – Non più moscioli per tutti. La Cooperativa Pescatori di Portonovo, in accordo con Slow Food, ha interrotto la fornitura di mosciolo selvatico ai canali della ristorazione e dell'ingrosso, mentre continuerà la vendita al pubblico.
Il motivo è “salvaguardare il presidio Slow Food. Il mosciolo selvatico è un mitilo naturale, soggetto a variazioni stagionali quantitative e qualitative, che risente principalmente delle condizioni climatiche che si mostrano sempre più deteriorate, come la temperatura media dell'acqua in continuo aumento e la quantità delle precipitazioni atmosferiche mai come quest'anno scarse.
Già aa maggio era stata denunciata la misura minima per i moscioli in commercio. Non potendo assicurare le crescenti quantità richieste dai ristoranti e nell'ottica di salvaguardare la stagione di pesca 2023, che si preannuncia allo stato dei fatti buona, i pescatori hanno deciso di limitarne la commercializzazione a quella al dettaglio nei punti vendita della Cooperativa di Portonovo, Numana e Osimo.
"Una difficoltà per i ristoratori - dicono i pescatori - ma abbiamo preso questa decisione con il fine unico di ridurre le potenziali condizioni di rischio e garantire il futuro di un mitilo unico come il mosciolo selvatico di Portonovo".
L'auspicio degli operatori è che questa decisione unilaterale venga accolta "da chiunque svolge attività di pesca, con l'obiettivo di evitare conseguenze anche gravi in termini di biodiversità e di riduzione dell'abbondanza della specie".