FERMO - “Una nuova organizzazione didattica con la scuola aperta tutto il giorno e tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Una scuola che diventa centro di aggregazione culturale, incontro e confronto nello studio. Insomma, un Montani vivo e vivace in modo da favorire lo svilupparsi del talento dei ragazzi grazie a percorsi pensati insieme con il territorio, che siano le aziende o le istituzioni”. Obiettivi ambiziosi quelli di Stefania Scatasta, dirigente dell’Iti Montani, lo storco istituto di Fermo. Ambiziosi, ma molto più concreti di quel che si possa immaginare.
Al suo fianco due vicepresidi, Trasatti e Barbieri, un passo dietro i 280 docenti che hanno il compito di formare classi dirigenti, operai, universitari del futuro. E di farlo con la settimana corta, abbinata a pomeriggi di rientro se necessari. “Compiamo 170 anni nel 2024, , c’è in tutti noi la responsabilità di fare parte di un istituto conosciuto a tutti i livelli. La responsabilità la sente tutto il corpo docente chiamato a mantenere viva e alta la nostra formazione dei ragazzi per non fermare mai il passaggio di testimone fatto di qualità”.
Questi gli intenti valoriali, poi c’è la parte pratica legata alle materie, ai nuovi corsi, agli investimenti. Che non sono solo quelli strutturali della provincia di Fermo che con milioni di euro sta passo paso riqualificando ogni angolo del Montani. Ridando dignità anche al convitto che conta di 50 ospiti, che diventano 100 con i ragazzi che utilizzano l’accoglienza fino alle 18.
Superato il biennio, c’è un mondo che si apre al Montani, fatto di specializzazioni degne dell’università. Meteorologia, droni, cyber sicurezza e gestione dei dati. E poi grafica e multimedialità, big data e domotica. “Per favorire la permanenza a scuola anche pomeridiana abbiamo rivisitato i trasporti insieme con la Steat e poi abbiamo riaperto un punto ristoro molto grande nel Biennio che possa accogliere al meglio, abbiamo realizzato anche un sistema di prenotazione di pranzi e merende via App per velocizzare tutto” prosegue il vicepreside Daniele Trasatti.
Ascolta la platea piena di amministratori, famiglie, studenti. Non è voluta mancare la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano: “Scuola vivace e dinamica”.
Questo accadrà a Fermo, ma ci sarebbe tanto altro da raccontare di questo nuovo anno scolastico del Montani, consci che la Chimica resta una delle eccellenze che ormai si dà per scontata visto il livello raggiunto nel tempo. Ma su cui la Scatasta investe, con nuovi macchinari. Che vanno ad arricchire il parco strumenti di una scuola che vanta anche un innovativo simulatore navale e una vera ‘torre di controllo’.
Poi c’è Montegiorgio, con la sede di Agraria, che diventa 4.0, e con l’aeromobile ultraleggero costruito internamente pronto finalmente a volare partendo proprio dalla media valle del Tenna. “Per l’agraria – riprende la preside – c’è una grande novità: dietro la palestra è stata realizzata una serra con importanti tecnologie e sarà utilizzata a pieno ritmo già il primo giorno”.
Conclude il docente di Agraria, Gaetano Sirocchi: “Da noi gli studenti sono assoluti protagonisti: saranno loro a curarsi dei campi, dell’ambiente, del dissesto idrogeologico. Bisogna tirar fuori i prodotti e i frutti della terra, i ragazzi conoscono le tecniche più innovative, abbiamo finito un impianto idroponico acquaponico e controlliamo tutti con un’App, possiamo seguire il ciclo della cultura, dal seme in poi senza spreco d’acqua e rispetto ambiente”.
r.vit.