AMANDOLA – È tradizione che la Cna di Fermo incontri i candidati dei comuni principali. E così il direttore Andrea Caranfa si è confrontato con Adolfo Marinangeli. Piergiorgio Lupi e Lando Siliquini, i tre che ambiscono a guidare Amandola. Con loro il direttivo degli artigiani amandolesi guidato da Giuseppe Paciotti.
“La realtà economica insediata nei comuni fermani chiamati al voto è di 4.171 imprese (di cui 1485 artigiane), pari al 24,51% delle 17.018 attive. Noi con questi confronti cerchiamo di sollecitare riflessioni ed essere da stimolo, ma anche di proporre soluzioni grazie all’esperienza del nostro lavoro quotidiano accanto alle imprese”.
Nel dettaglio di amandola è entrato Paciotti: “Ci sono 445 imprese, di cui 130 artigiane, che danno lavoro a 900 occupati, sui 55.565 provinciali. Negli ultimi dieci anni il tessuto economico di Amandola ha perso 25 imprese, rispetto alle 470 del 2014. Le imprese femminili sono 122, pari al 27,42% del totale cittadino, incidenza che è del 24.45% sul totale delle imprese della provincia”.
Al sindaco che verrà eletto poi il compito di stabili politiche fiscali utili a rispondere alle esigenze delle imprese, per incentivare l’avvio di imprese proprio ad Amandola fino alle azioni che favoriscano la ricollocazione dei disoccupati e l’impiego dei giovani. “Abbiamo chiesto quale impegno per la tutela delle fasce di popolazione più deboli e per i presidi sanitari sul territorio, oltre a quanto i candidati hanno in programma per lo sviluppo turistico di Amandola e dei servizi collegati a questo settore” ha ribadito Caranfa affiancato dal presidente provinciale Emiliano Tomassini.
In chiusura il presidente CNA Fermo Emiliano Tomassini ha sottolineato l’importanza del territorio di Amandola per lo sviluppo complessivo del Fermano in ottica di ripartenza anche grazie al corretto utilizzo dei fondi PNRR, ricordando la presenza costante dell’associazione di categoria a supporto delle imprese.