Cambia il mondo e in fretta. Per un giocatore id basket, non appena mette piede sul parquet e impara a palleggiare e tirare, il sogno è solo uno: giocare nelal Nba. Tra le star, tra gli immensi giocatori che saltano, schiacciano e segnano senza eguali. Era così per tutti. Un emblema, da questo punto di vista, è stato il bolognese Belinelli. Impegno, attenzione, serietà e talento l’hanno portato dove voleva e ci è rimasto a lungo.
Ma la Nba non è per tutti. Serve qualcosa in più del talento, ci vuole un carattere forte e un fisico di livello. Perché si viaggia per ore, si gioca ogni due giorni, si può finire in un attimo in D League. E poi c’è l’Europa, per non dire l’Italia, che sta crescendo e arriva a pagare contratti, se non sei una super stella, anche migliori del dorato mondo americano. Il primo a dire, meglio l’Italia, è stato Melli, capitano azzurro che ha risposto alle sirene dell’Armani Jeans Milano.
E oggi la notizia meno attesa: Nico Mannion, play della Nazionale alle Olimpiadi, è ufficialmente un giocatore della Virtus Bologna. Luca Baraldi, Ad della Virtus Segafredo, ha pubblicato un post per annunciarlo: “Giovane di grandissimo talento, che nelle recenti uscite della Nazionale italiana, sia nel preolimpico sia nella fase finale delle Olimpiadi, ha dimostrato tutto il suo valore e potenziale tecnico. Il buon esito della operazione- prosegue Baraldi- è stato possibile grazie alla determinazione e al desiderio che il dottor Massimo Zanetti ha ancora una volta manifestato per fare diventare sempre più grande la nostra Virtus. Nico è stato, sin dall'inizio di questo mercato, uno degli obiettivi più importanti e le trattative per portarlo a giocare alla Segafredo Arena sono iniziate da parecchie settimane".
Per i Golden State Warriors, che non avevano poi tutta questa intenzione di confermare il giovane play, un saluto col sorriso: “Thank you, Nico". Tre parole e una foto del giocatore in azione, sorridente e palla in mano sul sito della società. un ruolo lo ha giocato anche Sergio Scariolo, neo coach della Virtus scudettata. Insomma, per Mannion c’è tutto per crescere, ma da protagonista.
Scelta saggia? Lo dirà il tempo, a 20 nulla vieta di farsi le ossa in Italia e poi tornare nella Nba. “Ma intanto il Red mamba è il nuovo volto della Virtus e al fianco di Teodosic potrà solo imparare. Il talento italiano è cresciuto negli Stati Uniti, alla corte di Steph Curry. Nato a Siena il 14 marzo 2001, italiano con cittadinanza statunitense, nel 2019 anticipa di un anno l'uscita dall'High School per giocare da senior con Arizona Wildcats chiudendo con 30 punti di media, 6 rimbalzi e 6 assist.
Alla fine della stagione si dichiara eleggibile per il Draft NBA 2020 e il 18 novembre 2020 viene ingaggiato dai Golden State Warriors, al fianco di Steph Curry. Debutta in NBA il 4 gennaio 2021 nella vittoria dei Warriors sui Sacramento Kings. Il suo career high oltre oceano arriva il 25 marzo, quando, sempre contro Sacramento, mette a segno 19 punti.
Dopo aver scelto la maglia azzurra, con la Nazionale italiana ha disputato gli europei under 16 chiusi come miglior marcatore. Nel luglio 2018 debutta con la Nazionale maggiore all’età di 17 anni, diventando così il quarto più giovane all-time a indossare la maglia azzurra.
Entrato stabilmente nel roster azzurro, Mannion ha guidato l'ItalBasket nel preolimpico di Belgrado, con i suoi 24 punti in finale contro la Serbia, strappa il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Chiude i suoi giochi olimpici con 15 punti (secondo miglior realizzatore azzurro) e 5 assist di media in 21 minuti di utilizzo. Ora i suoi 188 centimetri sono al servizio di Basket City e del campionato italiano.
r.vit.