FERMO – Nessuno chiede di dare più importanza all’economia piuttosto che alla salute. Ma di certo non ci sarà futuro se il sistema economico implode. Da qui il lungo incontro che oggi il presidente Ceriscioli, insieme con l’assessore Manuela Bora e i colleghi di Giunta Casini, Cesetti e Bravi, ha avuto con le associazioni di categoria.
Alla fine, la decisione di istituire un tavolo tecnico che a breve si riunirà per ragionare sul da farsi, su azioni concrete e utili. “Quello che principalmente serve è l’azione di marketing e rilancio dell’immagine delle Marche. Ma – precisa Daniele Gatti, Villaggi Marche - nel momento opportuno. Non oggi, prima capiamo dove siamo e come evolve il quadro”. Ma non solo, durante l’incontro sono arrivate anche due altre richieste semplici: Ammortizzatori economici, dal taglio di Tari e Tasi al blocco delle rate di mutui. E la possibile sospensione della tassa di soggiorno. “L’importante – precisa Gatti – è che le decisioni che verranno prese valgano per tutte le Marche”.
Intanto la regione ha aperto le porte al mondo produttivo e insieme pianificherà interventi integrativi a quelli nazionali in corso di definizione in questi giorni. “Proviamo a usare subito i fondi europei, ancora disponibili, a fine periodo di programmazione (2014-2020)” hanno ribadito le associazioni.
“Le misure, con l’ultimo decreto governativo, sono state differenziate fra un’area e un’altra. Io avrei preferito mantenere su tutta la regione le stesse misure, ma il governo ha fatto la scelta di avocare a sé questa strategia, riconoscendo nella provincia di Pesaro e Urbino l’area più colpita - ha sottolineato Luca Ceriscioli - È logico che la situazione è molto fluida, in divenire, quindi con altrettanta attenzione adegueremo gli strumenti all’evoluzione della situazione”.
L’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora, ha ricordato che le Marche coordinano l’11a Commissione (Attività produttive) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: “Ricopriamo un ruolo importante per proporre misure nazionali omogenee sul territorio nazionale. Era già stato attivato, prima dell’emergenza coronavirus, un confronto con il ministro Di Maio sulle misure a sostegno dell’export (350 milioni di euro) e con il Governo sul rilancio dell’economia nazionale (300 milioni). Lavoreremo per adottare soluzioni che affrontino l’attuale emergenza”.
I rappresentanti delle categorie economiche e sociali intervenuti hanno evidenziato la necessità di “dare segnali di compattezza, puntando a ottenere misure nazionali per una maggiore efficacia degli interventi (Daniela Barbaresi – Cgil Marche). È stata suggerita la possibilità di ricorrere, al livello locale, al Fondo di garanzia regionale (Gino Sabatini – Camera commercio Marche), mentre Confindustria Marche (Paola Bichisecchi) ha segnalato un impatto negativo rilevante, in corso, sul sistema produttivo e commerciale, con necessità di ricorrere ai fondi europei, ancora disponibili a fine programmazione. Dal mondo del terziario e dei servizi è venuta la richiesta di adottare “provvedimenti veloci e di rappresentare le problematiche marchigiane al tavolo nazionale”.
Ha preso appunti anche Loretta Bravi, assessore al Lavoro, insieme all’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti: “Un primo incontro dal quale devono emergere le esigenze del mondo produttivo e le prime risposte. Come Marche stiamo raccogliendo il fabbisogno e stiamo lavorando con gli altri assessori regionali per arrivare, con proposte coordinate, al confronto con il Governo. Le priorità sono due: quella di garantire lo stipendio ai lavoratori e il sostegno alle aziende. Poi sarà possibile parlare dei singoli comparti. Di certo, va attivata una strategia economica e difensiva, con norme che favoriscano e snelliscano le attività produttive”.
r.vit.