FERMO – Nulla sarà più come prima. Di certo per il mondo dell’Anmil, per chi ogni giorno lotta per i diritti di chi è stato colpito da gravi infortuni. Nulla sarà più come prima almeno nel Fermano, perché da ieri sera non c’è più Gabriele Coccia. Volto e mente dell’associazione che rappresenta i mutilati e invalidi del lavoro.
Per il suo erede Marcello Luciani, Coccia aveva lasciato la guida della sezione pochi mesi fa, giusto il tempo di ambientarsi, di imparare qualcosa in più dal battagliero presidente prima di trovarsi orfano. Coccia se ne è andato senza fare rumore, lui che era in grado di sorridere e scherzare su tutto, tranne che sui diritti che voleva vedere riconciati a chi al lavoro aveva dato ben più dell’impegno.
Increduli i tanti associati, dentro e fuori dalle Marche, perché coccia, nominato presidente onorario dopo il passaggio a Marcello Luciani, era un riferimento per tutti. del resto aveva scalato ogni posizione dentro l’Anmil dal 1979, quando entrò nel consiglio provinciale dell’Anmil di Ascoli Piceno. Poi consigliere nazionale e artefice dell’apertura della sezione di Fermo.
“Cinquant’anni di attività in cui – lo ricorda Luciani - ha accompagnato l’associazione nei tanti cambiamenti, dalle lotte in piazza alla costruzione di un rapporto di dialogo con l’Inail e la politica. Scompare un grande presidente e un grande uomo”.