MONTEGRANARO - Il settore calzaturiero italiano, tra i pilastri del Sistema Moda, è da sempre leader indiscusso tra i produttori di calzature di fascia alta e lusso. Secondo i dati del report annuale 2020 di WorldFootwearYearbook l'Italia è il primo produttore di calzature nell'Unione Europea e il decimo per numero di paia nel mondo.
NON SOLO, ottavo Paese esportatore a livello mondiale, il terzo in termini di valore. “L'alta qualità artigianale della produzione italiana è legata alla vivace iniziativa imprenditoriale e alla struttura del settore, che si pone in un contesto di "filiera", e vede una concentrazione territoriale di aziende in 7 distretti di eccellenza, situati prevalentemente tra Toscana, Puglia, Veneto, Marche, Campania, Lombardia ed Emilia Romagna, interessando ben 23 province” sottolinea il report.
Secondo i dati StockX - piattaforma internazionale di reselling di abbigliamento e accessori da collezione - l'Italia è il Paese che presenta la più alta domanda di scarpe da ginnastica da donna, con una quota di mercato superiore del 95% rispetto alla media globale. A livello mondiale il mercato delle sneakers è in forte espansione. È quello che ha tenuto meglio durante la pandemia e, secondo uno studio EY, prevede un incremento delle vendite ad un tasso di crescita del 10,3% tra il 2020 e il 2025. Non+ un caso che molti calzaturifici sono passati dalle decolté alle sneakers anche nel cuore del distretto marchigiano.
La spinta alla ripresa, per molti, arriverà dall'online, in cui sono una delle prime tre categorie per vendita su tutte le piattaforme. Spiega Alberto Zunino, Amministratore Delegato di Gruppo Manifatture Italiane, polo di eccellenza nella produzione made in Italy di sneaker e scarpe formali di lusso, con una capacità produttiva di circa 1 milione di paia di scarpe all'anno: "Il settore calzaturiero italiano, soprattutto per il segmento lusso, ha dimostrato e dimostra tuttora una grande capacità di reazione alle richieste del mercato. L'alta qualità artigianale è da sempre un elemento fondamentale della nostra produzione: oggi vediamo anche un'accelerazione di trend come l'attenzione crescente alla sostenibilità della filiera e alla provenienza delle materie prime".
Il ruolo della filiera è decisivo. Ed è quello su cui sta cercando di lavorare a livello politico la regione Marche. “Questa esigenza di trasparenza integra - aggiunge Zunino - valori ormai condivisi dai brand e da larghissime fasce della comunità dei consumatori. Le sfide del futuro si basano su innovazione e valorizzazione della filiera come acceleratori e leve di competitività della nostra produzione Made in Italy".
@raffaelevitali