GROTTAZZOLINA – Il treno non tornerà a sbuffare su quei binari, ma il potenziale storico è grande. Chi ci crede da sempre è Elvezio Serena, per anni presidente di Italia Nostra.
“Bisogna prendere esempio dal comune di Grottazzolina che ha creato un parco in un tratto del percorso dove sono ancora ben visibili le arcate del ponte in prossimità del fiume Tenna. Solo Servigliano ha strutture più importanti”.
Il parco permette di seguire i percorsi naturalistici lungo il fiume. “E’ possibile raggiungere a piedi, in bicicletta o a cavallo, la zona di Belmonte Piceno, mentre verso mare ci si può dirigere verso le località Papa Giovanni e Capparuccia” prosegue Serena.
Merito va all’Amministrazione guidata da Alberto Antognozzi, ma in particolare all’associazione "Girovagando Grotta", presieduta da Andrea Ercoli, e a vari privati che hanno creduto nel recupero dell’area.
“Sono state tolte le erbacce che avvolgevano i resti del ponte, è stata creata un'area pic-nic, sono stati installati numerosi tabelloni che indicano la storia e le caratteristiche della linea ferroviaria a binario singolo e scartamento ridotto Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola, attiva con trazione a vapore nel 1908, elettrificata nel 1928, cessata nel 1956. E' il primo Parco dedicato lungo la ferrovia, un museo a cielo aperto con tanto di cartelli anche in inglese” riprende Serena.
Quello che Serena ricorda ai vari sindaci è che “basta poco: togliere le erbacce dai ponti e viadotti in modo che le tracce siano visibili dalla strada provinciale. Così il viaggiatore può accorgersi dei resti di questa importante opera, realizzata dal grande tecnico milanese Ernesto Besenzanica”.
Il sogno finale è un "Itinerario Museale diffuso", dal mare ai Sibillini. “Diventerebbe anche una occasione per le scuole della Provincia di Fermo, e non solo, di conoscere, studiare e apprezzare una storia nata nel lontano 1877 con la prima delibera del Comune di Fermo per realizzare un collegamento ferroviario con la linea adriatica, che torna d'attualità con la crisi energetica e la transizione ecologica” conclude Serena.
@raffaelevitali
