di Raffaele Vitali
FERMO – Una regione al plurale che ha in Roberto Mancini il suo volto di punta. La Regione Marche riparte dall’allenatore della Nazionale, dal campione d’Europa segnato dall’esclusione dal Mondiale ma per questo ancora più carico.
Il presidente Francesco Acquaroli non ha esitato un attimo a proseguire il percorso intrapreso che ha nel volto del ct lo slogan più diretto. “Mancini è un marchigiano che ha lasciato le Marche tanti anni fa, ma che la sua terra la porta dietro ogni giorno. La vive e ne esalta le bellezze. Il fatto che abbia accettato di rappresentarci è uno stimolo. Un volto conosciuto in tutto il mondo, ci porta fuori dal provincialismo”.
263milioni di telespettatori hanno visto gli spot della Regione Marche in tv. L’asset tra regione e Camera di commercio permette di raggiungere gli obiettivi. “La Camera ha investito risorse e il cuore. Mancini è stata una grande scelta. Finalmente un marchigiano che con la sua professionalità dimostra che le Marche non son piccole, ma sono piene di gioielli, dall’arte allo sport. Lui si rimette in gioco, riparte e accetta la nuova sfida. Il sorriso di Mancini è il simbolo di fiducia nel domani” sottolinea Gino Sabatini, presidente camerale, durante l'incontro alla Bit.
Tre sport, il primo sul cibo. ‘Il mio cuore è da sempre sullo stesso terreno di gioco, le Marche’ ripete Mancini che tiene in mano un piatto con il tartufo, gioiello che unisce nord e su della regione grazie ad Acqualagna e Amandola, prima del messaggio finale ‘Scopri le Marche, terra di emozioni’. E proprio mentre si chiude il primo dei tre, arriva il ministro al Turismo, Garavaglia. “Il ruolo dei testimonial è fondamentale. Abbiamo davvero la possibilità in questo 2022 di recuperare in maniera veloce il fatturato perso. Avere chi dedica tempo per sostenere la propria terra è una grande cosa” ribadisce il ministro.
L’Italia esce da due anni preoccupati, ma c’è un fenomeno di ‘revenge tourism’. “Sappiamo che avremo problemi con la Russia, ma è un mercato che vale il 2%, sapendo che in altre realtà vale molto di più. concentriamo su tutto il resto, che dobbiamo far crescere. Puntiamo su nuovi mercati e soprattutto sull’allungamento della stagione. E le Marche sono simpaticamente un esempio. Sono la sintesi dell’Italia, si trova un po’ di tutto e ben distribuito”.
E siccome il web è fondamentale, è partito italia.it, un portale che diventa, nel piano di Garavaglia, un’enorme cornice di tutto il bello che c’è: “Il quadro va riempito da ognuno, sarà così per le Marche e via via tutte le Regioni. Non è possibile che l’ufficio del ministero pensi al calendario degli eventi di Macerata, questo spetterà alle regioni. E così per il cicloturismo, i cammini, l’enoturismo. Ognuno fa la sua parte dentro un linguaggio e una cornice comune”.
Cosa piace delle Marche nel mondo lo spiega Mancini: “Le persone rendono tutto speciale. Una regione che ha davvero tutto. Il turista che viene la prima volta nelle Marche poi ci torna, siamo una regione accogliente. Tanti miei amici restano conquistati da Portonovo e dalle nostre campagne. Dobbiamo far conoscere la nostra terra. L’Italia è bella tutta, le Marche sono uniche”. Ammette poi Mancini: “Ho visitato tanti luoghi che non conoscevo, salire sul palco del teatro (di Fermo, ndr) è stato emozionante”.
‘Scopri le Marche, terra di emozioni’ è il claim del nuovo logo, che ricorda i carnet per scelgliere i colori delle vernici e che è anche sonoro: overture di rossini e fisarmonica come base. “Il logo ci permetterà di identificarci. Abbiamo scelto i colori del mare, delle colline e delle montagne. E dare così le sfaccettature del paesaggio che cambia, dall’alba al tramonto” spiega Acquaroli, presente anche il consigliere sangiorgese Marinangeli.
Tutti soddisfatti, soprattutto Sabatini che vede ben spese le risorse camerali: “Squadra che vince non si cambia. Noi insieme faremo crescere il turismo. Grazie a Roberto faremo primeggiare non solo i nostri territori, ma anche tante filiere produttive che abbiamo. Avanti insieme”.
“Vi aspettiamo nelle Marche” conclude Roberto Mancini lo spot più lungo, quello da due minuti, passeggiando sul prato che domina la riviera del Conero.