MILANO/FERMO - “La percezione per il futuro è positiva, anche se dobbiamo tenere un occhio vigile sulle conseguenze che l’inflazione in atto produrrà sulle famiglie e conseguentemente sui consumi”. Le parole del direttore generale della Carifermo riassumono i tre giorni di Micam, la fiera delle calzature di Milano.
Questa volta, visto il momento particolarmente complesso, si è mosso il numero uno della banca di riferimento della manifatturiera provincia marchigiana. “Era necessario dare un segnale di vicinanza”. Anche perché le aziende hanno bisogno delle banche per la liquidità, ma in prospettiva anche per un aiuto nelle rate dei mutui. Che intanto la Carifermo ha sospeso nei territori alluvionati.
Quello che i bancari hanno potuto constatare sono i segnali incoraggianti, nonostante le problematiche legate al conflitto russo ucraino, al caro energia, alle pressioni inflazionistiche e alle difficoltà della filiera delle forniture.
“Determinante l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia ma anche la volontà, da parte degli acquirenti, di recuperare i due anni trascorsi, mostrando un forte interesse verso un prodotto di alta qualità come quello realizzato nel territorio fermano-maceratese” ribadisce Traini, che in fiera ha incontrato gli imprenditori insieme con il direttore commerciale Roberto Bene.
Il settore della moda, con tutta la sua filiera è cruciale per il territorio e quindi per la banca. Anche per questo, terminato al Micam, non si ferma all’impegno della Carifermo che con Rita Marilungo, Andrea Petrini e Andrea Boccatonda sta portando supporto e ascolto anche a chi espone a Lineapelle, che ha un numero di imprese pari al Micam, e ai gioielli tecnologici fermani al Simac.
“Visione e tenacia, i nostri imprenditori restano un esempio anche per la capacità di creare sempre progetti ad alta flessibilità, merito anche delle nuove generazioni che stanno diventando protagoniste”.