di Raffaele Vitali
FERMO – Scherzando, Luisanna Cola primaria di Rianimazione e Anestesia, lo ha chiamato Roberto. In onore del direttore generale dell’Ast. Ma non è un rinforzo del reparto, bensì il manichino simulatore che permette di testare il personale sulle più banali e anche complesse manovre di emergenza urgenza.
“È quasi impressionante, sembra vivo. Potremo davvero migliorare gli operatori su varie tecniche, dall’intubazione al massaggio cardiaco. È interattivo, apre gli occhi, respira, permette di valutare subito le operazioni. E poi permette anche di effettuare la tracheotomia, cosa che i manichini attualmente in dotazione non rendono possibile” spiegano la dottoressa sotto lo sguardo attendo dei vertici dell’Ast, Elisa Draghi e Simona Bianchi.
“Con questo simulatore l’Ast di Fermo diventa unica nel panorama regionale. Parliamo di rischio clinico e sicurezza, di qualità dell’attività e quindi di formazione, che non può essere più solo teorica” chiarisce la Draghi.
“Una nuova tecnologia che si aggiunge al parco di ventilatori, ai sistemi di radiologia avanzati. Era naturale questa strada. Nel 2017, appena nominata chiesi innovazione, tecnologia e sicurezza. I primi due aspetti li abbiamo affrontati subito, oggi – riprende la Cola - aggiungiamo la sicurezza. Il manichino ci permette di lavorare nell’emergenza, qualcosa che si impara sul campo ma che con il manichino riusciamo a valutare anche nella velocità. Nella gestione di una crisi emergenziale la differenza la fa il tempo di scelta della decisione. Quando usiamo il manichino sottoponiamo i colleghi a uno stress psicologico, la tecnica sappiamo che la conoscono. Ma un conto è saper fare, un altro è farlo. Dando per scontate le skills, bisogna lavorare sull’impatto emotivo dell’intervento e in questo il manichino aiuta, perché se sbagli il manichino muore”.
Per queto poi ci si siede aa tavolino e scatta il debriefing, anche grazie al simulatore. “Dobbiamo crescere nella pratica e il manichino la garantisce. Potremo sviluppare anche il debriefing, analizzando le simulazioni rimettendosi in gioco dopo la simulazione: si potranno valutare così gli errori per poter migliorare ed evitare di ripeterli. La simulazione, nelle nuove linee guida ministeriali, è fondamentale” aggiunge Grinta.
Il manichino ha la pelle ecografabile e ha una serie di sensori e parametri adattabili, dal ritmo cardiaco alla frequenza respiratoria. Il torace si alza e abbassa, le palpebre sono regolabili. “Quando la Fondazione si è messa disposizione, non ho esitato nella scelta, questo è uno strumento che serve a tutto l’ospedale. Formeremo tutti i dipendenti, perché un arresto cardiaco piò avvenire in ogni ambulatorio. Noi miglioreremo la confidenza che abbiamo sul paziente critico".
Si possono percepire anche i problemi delle valvole cardiache, è un manichino defibrillabile, si analizzano le vene, la pressione arteriosa, ecocardiogramma, eco fast da pronto soccorso su torace, cuore e aorta. "E poi, grazie ai colleghi del 118, della rianimazione e della cardiologia: formeremo personale anche di altre Ast, come noi facciamo con il manichino ostetrico a Osimo, un manichino di donna gravida” conclude la Cola ringraziando il presidente della Fondazione Girotti Pucci peer l’investimento da 60mila euro.