PORTO SANT’ELPIDIO – I numeri non diranno tutto, ma in questo caso parlano e fanno capire cosa significhi fare prevenzione con il volontariato. La Lilt di Fermo ha chiuso il 2023 con 871 visite. Per capire l’enormità del numero, la Lilt di Firenze, che oggi ha fornito i suoi numeri, ne ha fatte 1700. Solo che la popolazione provinciale è otto volte superiore.
Il merito? Del motore indiscusso della Lilt, Federico Costantini, e di tutto lo staff che il presidente Renato Bisonni, oncologo del Murri, ha saputo coinvolgere. Si parla di visite completamente gratuite in più settori: 533 visite senologiche, 120 ecografie mammarie, 65 visite urologiche, 120 mammografie, 123 visite dermatologiche, e 158 ecografie tiroidee.
Il tutto in 33 giornate che i volontari, in primis i medici che scelgono di prestare gratuitamente la propria professionalità, quando potrebbero incassare migliaia di euro con le visite private. A questo si sono aggiunte 13 giornate di formazione nelle scuole e nei comuni, con incontri sempre partecipatissimi.
“Il sistema funziona. Ci impegna molto ma dice anche dove possiamo migliorare. Per il 2024 abbiamo un progetto avviato che riguarderà la prevenzione del tumore ai testicoli. Avremo anche importanti testimonial. Partiremo dalle società sportive, poi le scuole e infine arriveremo alle persone comuni”. Il prossimo sarà anche l’anno dell’ecografo “che finalmente possiamo acquistare. E questo ci renderà ancora più operativi”.
Tutto questo è possibile, ha ricordato Costantini, per l’impegno delle persone. E le nomina tutte: il dermatologo Morresi, l’oncologo Acito, la dottoressa Vacirca, il radiologo Gismondi e gli urologi Yehia e Donatelli. “Questo il team operativo nelle visite, poi in tanti hanno collaborato per rendere efficienti i momenti formativi: i dottori Pantanetti, Beccarisi, Del Prete, Virgili, Frizzo, De Blasio, Esperide e Zeppilli”,
Ma la Lilt è a he altro. C’è il progetto ‘Prevenzione per l’Anima’ che accompagna le riabilitazioni più complicate. “Noi vogliamo esserci prima e se serve anche dopo. E in questo rientra anche il progetto Dragon Boat delle dragonesse del fermano, che si allenano a Porto Sant’Elpidio: uno sport che aiuta il recupero dopo gli interventi al seno, ma che soprattutto fa bene dal punto di vista psicologico” conclude Federico Costantini.
r.vit.