Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Il made in Marche sfila e conquista Parigi con 14 brand. Stefanenko madrina, Antonini fa centro: stampa internazionale soddisfatta

7 Marzo 2025

di Raffaele Vitali

PARIGI – Le Marche, con la loro moda tra scarpe, cappelli, vestiti e accessori, sfilano a Parigi. Il risultato? Il senso della missione è in un dato: i saloni nobili dell’Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville che ospita l’ambasciata italiana a Parigi sono pieni di giornalisti. Non marchigiani, ma francesi e internazionali, oltre ai corrispondenti delle principali testate nazionali italiane impegnati a seguire la settimana della moda francese. Che è immersa anche in due fiere: Premier Classe e Tra Noi. Merito anche del lavoro di public relation fatto in prima persona dall’ambasciatrice Emanuela D’Alessandro. “Sono rimasta colpita dalla qualità dei modelli” commenta la corrispondente argentina di Marie Claire, una delle giornaliste in prima fila, accompagnata da miss Colombia.

A condurre la serata voluta da Regione Marche e Atim, ha collaborato la Camera di Commercio, è stata chiamata Natasha Stefanenko, russa di nascita ma ormai marchigiana d’adozione, così immersa nell’anima della Regione da essere in uscita, “lo presenterò durante l’estate”, con un libro dedicato alla regione che vuole diventare leader nel centro Italia.

Sono stati coinvolti 14 brand, più o meno famosi, “perché la volontà era proprio quella di far conoscere realtà di alto livello nella città in cui la moda si respira in ogni angolo” sottolinea l’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini.

“Un’occasione per far conoscere al pubblico parigino e a tutti gli ospiti il talento dei nuovi stilisti e delle aziende marchigiane, rappresentanti ideali dell’eccellenza dell’artigianalità Made in Italy, spesso costituito da PMI a conduzione famigliare fortemente innovative e orientate ai mercati internazionali. Ognuno dei capi che vedremo in passerella – ha sottolineato l’ambasciatrice che ha ringraziato Antonini per l’idea - è il risultato di un lavoro che coniuga radici profonde nella nostra tradizione artigianale con la passione per il bello ed il gusto per il dettaglio, all’insegna dell’innovazione. In un contesto prestigioso come la Fashion Week di Parigi, questa è una grande occasione per il nostro Paese di presentare le proprie eccellenze e di consolidare il rapporto speciale che ci lega a Parigi e alla Francia”.

Il rapporto tra Regione Marche e ambasciata è solido: una prima occasione per la prestazione del volo che collega Parigi ad Ancona, un’altra per la Settimana della cucina italiana nel mondo. “Il volo ha cambiato il rapporto, creando un legame in constante crescita. Il turismo negli ultimi due anni è cresciuto del 20%, costante è l’aumento dei rapporti economici” riprende Antonini.

“Abbiamo parlato di agroalimentare in passato, con due ministri ospiti, quello italiano e quello francese, oggi la moda. E lo facciamo – prosegue – con la nuova direttrice dell’Atim, Marina Santucci, che sta strutturando al meglio l’agenzia per renderla pienamente operativa. L’ambasciatrice ha colto l’essenza della sfilata e dell’iniziativa: potevamo portare brand affermati, abbiamo scelto produzioni artigianali emergenti o già inserite, quelle che rappresentano il tessuto imprenditoriale marchigiano. Aziende selezionate, una per una, insieme con l’Ice”. A sfilare sono state Shade, Simona Bonacci, Giovanna Nicolai, Ivana Maiolati, Dolce Vita, Iris Nobile, Feruccio Vecchi, Sorbatti, Dienèe, Corso Principe, Chicechic  e tre calzaturieri fermani: Loriblu, Fasciani, Dolani.

Ice ed Enit erano presenti coni loro vertici parigini, pronti ad ascoltare e dare consigli oltre che guidare giornalisti e influencer presenti. Per la direttrice Atim un debutto impegnativo, ma che dà carica: “Il nostro obiettivo è soddisfare gli operatori e li ho visti soddisfatti e carichi. Siamo pronti a migliorare e investire” ribadisce.

L’occhio ‘esperto’ di Natasha Stefanenko chiude l’analisi della sfilata: “E’ stato un momento stupendo. Farsi conoscere a Parigi è un passo da gigante. Il made in Marche mentre tutto il mondo del fashion vive questa città. Per me che abito da 25 anni a Sant’Elpidio a Mare è un doppio piacere, non è un caso che racconterò a modo mio le Marche grazie a Cairo Editore, quell’essere grandi lavoratori che non hanno nulla da invidiare ai grandi brand”.

A colpire tutti, come spesso accade nelle sfilate, sono stai i cappelli, con lo stupore che non si parlasse di Borsalino, ma oggetti nati nel distretto fermano: “Sono un plus per ogni look in cui il dettaglio diventa fondamentale, è stato bello spiegargli che vengono realizzati artigianalmente tra Montappone e Massa Fermana” ribadisce la poliedrica artista impegnata in questo periodo nel girare un film proprio nelle Marche.

La sfilata le è piaciuta, anche perché non è stata semplice da organizzare perché ogni modella è stata in grado di valorizzare ogni artigiano che ha portato il suo ‘pezzo’ perfetto poi abilmente abbinato con quello dei colleghi: “La location aiuta, è stata una sfilata più lenta del normale che ha permesso di ammirare davvero i modelli. Ogni giornalista ha potuto studiare i dettagli, a cominciare da una maglieria eccezionale. E chiudere con abiti da sposa di questo livello è quello che ha lasciato magia negli occhi di ogni partecipante” prosegue la Stefanenko.

Ospiti che poi si sono fatti conquistare dai piatti dello chef di Offida, Daniele Citeroni, che ha saputo valorizzare in primis il tartufo, affascinando tutti con il suo cappuccino salato, una fonduta di formaggio e tartufo con un cornettino che va letteralmente ‘pucciato’ nella tazza per gustarne il connubio. Vini marchigiani ad accompagnare il tutto, mentre gli imprenditori si godevano improvvisati matching con gli esperti di settore, raccontandosi anche in pochi attimi e lasciando contatti.

“Soddisfatti, senza dubbio, ma soprattutto carichi per proseguire un percorso che passo dopo passo stiamo consolidando nel supporto e nel potenziamento del ruolo delle Marche nel mercato francese” la chiosa dell’assessore Antonini.

1. prosegue

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram