FERMO - Diciottesima edizione per Jazz e non solo Jazz. Un anno di conferme, un ritorno alle origini: piazzale Azzolino, la casa del jazz. “Grandi nomi anche durante il periodo pandemico, dove abbiamo usato Villa Vitali. Ma volevamo tornare incentro dove il festival è nato e dove ci sono persone che hanno creduto da sempre in questa iniziativa, come la Locanda del Palio”.
Riportare gli eventi tra le persone, questa è la sfida di Micol Lanzidei, assessora alla cultura. “Il programma è di qualità, quattro appuntamenti con Mario Venuti a fare da ‘nome’ tra grandi artisti” prosegue Lanzidei ringraziando il direttore artistico Andrea Alfieri, il presidente Fabio Vitolo e Stefano Castori.
“Ha tutto un altro sapore organizzare i concerti in piazzale Azzolino. Momento economicamente non facile, il Comune ci ha supportato e insieme riusciamo a garantire spettacoli gratuiti. Qui gli artisti vogliono venire, c’è chi vuole tornare, questo è un luogo per la musica. La scelta di non far pagare è anche ‘culturale’. Noi vogliamo davvero avvicinare la gente alla musica di qualità” spiega Alfieri.
Un festival più ‘blues’. Apertura il 9 luglio con Gianluca Guidi accompagnato da trio di Elio Coppola e un ospite, il trombettista americano molto giovane Benny Bennack III. Per loro un omaggio a Frank Sinatra. “Uno showman fantastico, figlio di Jonny Dorelli. È un toccasana, canta anche il jazz” aggiunge Stefano Castori.
Il 23 luglio, Leon Beal che arriva dall’America ed è nato nel mondo Gospel. È accompagnato da una band italiana, quella di Luca Giordano, che è la più richiesta a livello europeo. “Una serata molto carica”.
Il 30 luglio, ecco Mario Venuti in contemporanea con la ‘Notte a piedi scalzi’. Per lui una versione acustica e latineggiane del suo repertorio. Sarà accompagnato alla chitarra da grandi musicisti. “In questo concerto, proporrà delle versioni particolari di pezzi italiani, come ‘Ma che freddo fa’ di Nava”.
Chiusura il 6 agosto con Noreda Graves, che presenterà un repertorio di musica soul jazz. Pensiamo di aver fatto un buon lavoro, ci auguriamo che la gente riempia come sempre la piazza”. In prospettiva tornerà la collaborazione con il conservatorio Pergolesi: “Il legame con i giovani musicisti è fondamentale. magari ragionando su concerti pensati appositamente torneremo a lavorare insieme” conclude Alfieri.